La redazione del documento preliminare alla progettazione per i beni culturali

Catalano Michela - Pracchi Valeria

La redazione del documento preliminare alla progettazione per i beni culturali
Editore: Maggioli
ISBN: 88-387-6916-8
Formato: 17,00 x 24,00 pagine:196<br>Con software allegato
Edizione: Gennaio 2012
ORDINARIA
4.00 €
CORRIERE
5.00 €
Il DVD contiene:
- 6 esempi di documenti preliminari alla progettazione
- Versione integrale di 2 dei casi prescelti per l’esemplificazione delle linee guida
- Oltre al testo del DPP sono resi disponibili tutti gli allegati tecnici
- 4 esempi di DPP


Pianificare l’attività di restauro significa anche poter disporre di strumenti concettuali e operativi condivisi e diffusi. In Italia la struttura legislativa si è progressivamente orientata verso una articolazione che, nel processo di conservazione dei beni culturali, ha già introdotto innovazioni tecnico-amministrative. Tuttavia, molti degli strumenti ideati dallo sviluppo normativo, dedicati a realizzare la stretta e proficua connessione tra le diverse fasi procedurali dell’appalto, sono pensati per il generico ambito dei lavori pubblici e non specificatamente per il patrimonio culturale, pur restando validi, per forma e contenuti, anche in tale ambito. Tra questi in particolare il Documento Preliminare alla Progettazione, collocandosi tra la fase di programmazione delle opere e la fase di progettazione, è strumento nodale di indirizzo, controllo e gestione dell’intero iter di realizzazione dell’opera pubblica e permette, almeno nelle intenzioni, di delineare a priori lo scenario procedurale ed esecutivo.
Muovendo da questi presupposti, il testo declina la struttura e i contenuti del DPP per la specifica applicazione ad interventi su beni culturali di proprietà pubblica, calibrandoli in relazione alle esigenze culturali e metodologiche, alla complessità e alla specificità dei manufatti, alle relazioni con il contesto territoriale, alla tipologia e all’entità degli interventi, alle criticità esecutive e gestionali. Lo scopo, anche sulla scorta di alcune esperienze significative dell’utilizzo dei DPP su edifici tutelati, è quello di fornire alla committenza pubblica un ausilio per la gestione di ingenti patrimoni. Le ragioni che motivano questo contributo sono dunque legate sia alla natura particolare del patrimonio culturale (così consistente nel nostro territorio) e alla insufficiente conoscenza delle sue peculiarità e degli aggiornamenti avvenuti nel settore della tutela, sia alla sottovalutazione delle potenzialità del DPP, strumento obbligatorio ma poco “praticato” soprattutto per i beni vincolati.
Il lavoro si propone, prima ancora di entrare nel dettaglio delle modalità di compilazione del DPP, di spiegarne l’importanza, ripercorrendo lo sviluppo legislativo per inquadrare il suo ruolo e il senso che riveste nel contesto attuale, rimarcando le necessarie attenzioni nel caso di interventi su manufatti tutelati. Il testo presenta una prima parte di ricostruzione del processo edilizio inerente le opere pubbliche, evidenziando le particolarità che il patrimonio culturale richiede, ed una seconda parte che propone linee guida per la redazione del DPP in cui le singole voci richieste dal Regolamento del Codice dei Contratti Pubblici sono analizzate, discusse ed esemplificate con osservazioni critiche.

Michela Catalano, architetto specializzato in Restauro dei Monumenti, già docente a contratto e assegnista di ricerca presso i dipartimenti di Progettazione dell’Architettura e Building Environment Science and Technology (BEST) del Politecnico di Milano, ha svolto come libero professionista consulenze scientifiche, progettato e diretto interventi di restauro sul patrimonio culturale, anche per conto di importanti studi di progettazione. Attualmente è funzionario presso la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Lecce, Brindisi e Taranto.
Valeria Pracchi, professore associato di restauro architettonico presso il Politecnico di Milano - dipartimento Building Environment Science and Technology (BEST) - architetto specializzato in Restauro dei monumenti e dottore di ricerca, affianca all’attività di studio, tradotta in oltre 70 pubblicazioni legate a ricerche di taglio ora teorico, ora sperimentale sulle tematiche della città esistente, della tutela del paesaggio, delle tecniche costruttive storiche, la didattica e la pratica professionale.
Requisiti hardware e software
- Sistema operativo Windows® XP SP2 o superiore
- Pentium 4
- Almeno 260 MB di Ram
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- Lettore DVD