Manuale del recupero edilizio

Fabrizio Astrua, Riccardo Nelva

Manuale del recupero edilizio
Editore: Maggioli
ISBN: 88-916-1604-3
Formato: 21 x 26 cm | 480 pagine
Edizione: Dicembre 2016
ORDINARIA
GRATUITA
CORRIERE
5.00 €

Edifici in muratura e in cemento armato

Questo Manuale nasce dall’idea di realizzare uno strumento pratico, snello ed efficace, per il recupero di edifici storici o semplicemente antichi.

Come riconoscere? Come intervenire? Con quali tecniche? Cosa tenere e cosa demolire? Cosa valorizzare? Conviene recuperare? L’edificio si presta a quel tipo di intervento? O sono soldi sprecati in quanto le caratteristiche tipologiche non consentono il recupero per quella determinata destinazione d’uso?.

Il Manuale intende proporre una risposta ad ampio ventaglio su queste problematiche, fornendo i principali criteri di intervento che il progettista può seguire, il supporto dei riferimenti normativi per gli eventuali approfondimenti, nonché gli opportuni rimandi ai settori specialistici (ad esempio per la diagnostica preventiva, per gli interventi con tecniche innovative quali le fibre di carbonio, per l’uso di materiali speciali per il restauro, ecc.).

La materia affrontata prende in esame le seguenti tipologie:
- Edifici in muratura portante di mattoni ed in muratura mista (ad es. recupero di volte, solai a putrelle e voltini, solai in legno, solai in c.a., fondazioni, murature verticali, ecc.), nonché edifici in muratura con elementi metallici;
- Coperture a falde con struttura lignea (recupero di orditure portanti e di orditure secondarie, ecc.) e coperture piane;
- Edifici con struttura in c.a. a telaio, a setti portanti (soprattutto a vista) e prefabbricati. Recupero di facciate in c.a. (ad esempio di edifici degli anni Settanta del Novecento).

Il Manuale si divide in quattro PARTI principali, suddivise a loro volta in capitoli:

1) PARTE PRIMA Evoluzione culturale dei concetti di recupero e di restauro conservativo degli edifici
Analisi di come nel tempo si sono modificati i concetti di recupero, di riuso e di restauro e risanamento conservativo degli edifici, per poter aiutare il progettista a scegliere i modi più corretti per intervenire.

2) PARTE SECONDA La conoscenza dell’edificio e dei materiali per il progetto di recupero
La conoscenza dell’edificio, visto come modello tipologico recante caratteristiche distributive e costruttive tipiche, la conoscenza del “paziente” su cui è necessario intervenire, la conoscenza chimico-fisica dei materiali da costruzione

3)PARTE TERZA Degrado: patologie e metodi di indagine
Analisi delle patologie e dei metodi di indagine diagnostica.

4) PARTE QUARTA Tecniche operative per l’intervento: applicazioni ed esempi pratici
Le scelte progettuali, La riqualificazione energetica degli edifici, La protezione dall’acqua e dall’umidità, Interventi di recupero strutturale negli edifici in muratura, Interventi di recupero di edifici in c.a., Il problema degli incendi negli interventi di recupero e Interventi di recupero delle superfici di facciata. Vengono presi ed esaminati casi tipici nelle diverse tipologie costruttive

Autore

Fabrizio Astrua, Professore Associato di Architettura Tecnica, ha operato presso il Politecnico di Torino dove è stato Direttore del Corso di Perfezionamento Post-Laurea “Universal Design: Progettazione multisensoriale e Barriere Architettoniche”. Ammministratore e Direttore Tecnico della FMArchistudio engineering s.r.l., dal 1975 svolge attività professionale nel campo della progettazione architettonica, del recupero edilizio e urbano e della accessibilità,

Riccardo Nelva, professore Ordinario di Architettura Tecnica, ha operato presso il Politecnico di Torino dove è stato Coordinatore del Dottorato di Ricerca in “Ingegneria Edile” e Direttore del Dipartimento di Ingegneria dei Sistemi Edilizi e Territoriali.

Indice

PARTE PRIMA
Evoluzione culturale dei concetti di recupero e di restauro conservativo degli edifici

Capitolo 1. Principi culturali e vincoli normativi
1.1. Teorie del recupero e del restauro (da Viollet le Duc a Cesare Brandi) (F.A.)
1.2. Gli interventi di recupero secondo la normativa (F.A.)
1.3. La “Vocazionalità d’uso” (F.A.)
1.4. Considerazioni sui vincoli imposti dalla normativa antincendio (F.A.) (G.C.)
1.5. Accessibilità e “superamento barriere architettoniche” (F.A.)
1.6. Il restauro ed il recupero degli edifici sottoposti a vincolo paesaggistico ed ambientale. Procedure e normativa di riferimento. Il codice dei beni culturali e del paesaggio (C.O.)

PARTE SECONDA
La conoscenza dell’edificio per il progetto di recupero

Capitolo 2. Principali tipologie edilizie storiche di edifici con struttura in muratura portante nell’Ottocento
2.1. Tipologie residenziali. Edifici multipiano dell’Ottocento. Aspetti edilizi e distributivi (C.C.)
2.2. Opifici ed edifici per attività industriali e artigianali tra Ottocento e Novecento (R.N.)
2.3. Le principali caratteristiche strutturali degli edifici in muratura portante: fondazioni, murature in elevazione, orizzontamenti. Gli antichi magisteri (F.A.)
2.4. La conoscenza dell’edificio. Tracce per una lettura critica di tipo storico-costruttivo del patrimonio costruito (M.M.)

Capitolo 3. Principali tipologie edilizie di edifici con struttura portante in c.a., gettati in opera o con struttura prefabbricata nel Novecento
3.1. Edifici residenziali multipiano del Novecento (C.C.) (M.A.)
3.2. Edifici in calcestruzzo armato per attività artigianali ed industriali (R.N.)
3.3. Le principali caratteristiche costruttive degli edifici in calcestruzzo armato gettato in opera (R.N.)
3.4. Le principali caratteristiche costruttive degli edifici industriali prefabbricati in c.a. (R.N.)
3.5. Gli edifici del Movimento Moderno. Caratteristiche costruttive e compositive (E.G.)
3.6. Caratteristiche costruttive degli edifici civili con struttura metallica (F.A.) (R.N.)

Capitolo 4. I materiali da costruzione
4.1. Marmi, pietre, graniti. Caratteristiche prestazionali ed utilizzi (F.A.)
4.2. Murature in blocchi: mattoni, tufo e pietra (F.A.)
4.3. Gesso, calce, cementi, calcestruzzo. Valutazioni chimico-fisiche (F.A.)
4.4. Pietra artificiale. Caratteristiche prestazionali ed utilizzi (F.A.)
4.5. Legno tradizionale. Caratteristiche prestazionali ed utilizzi (T.M.) (F.A.)

PARTE TERZA
Degrado: patologie e metodi di indagine

Capitolo 5. Degrado
5.1. Degrado: cause ed effetti (F.A.)
5.2. Diagnosi del degrado (F.A.)
5.3. Mappatura del degrado (F.A.)

Capitolo 6. Patologie e tecniche di indagine relative ad edifici in muratura portante
6.1. Dissesti statici negli edifici in muratura portante (A.G.)
6.2. Degradi e patologie negli intonaci storici (M.Z.)
6.3. Tecniche sperimentali: ultrasuoni in campo non lineare (P.A.)

Capitolo 7. Patologie e tecniche di indagine in edifici con struttura in calcestruzzo armato
7.1. Dissesti statici negli edifici in c.a. gettati in opera e prefabbricati (F.A.)
7.2. Degradi e patologie nelle strutture e negli elementi in c.a. a vista (R.N.) (R.V.)
7.3. Tecniche di indagine diagnostica di elementi in c.a. a vista (R.N.) (R.V.)
7.4. Indagini dinamiche e monitoraggio sismico (R.C.) (E.L.)

Capitolo 8. Patologie e tecniche di indagine per strutture lignee
8.1. Tecniche di indagine diagnostica delle strutture lignee (C.B.) (T.M.)
8.2. Degrado, patologie e dissesti nelle strutture lignee di copertura (C.B.) (F.A.)

PARTE QUARTA
Tecniche operative per l’intervento: applicazioni ed esempi pratici

Capitolo 9. Le scelte progettuali
9.1. Le scelte progettuali (F.A.)

Capitolo 10. La riqualificazione energetica degli edifici
10.1. Richiami alla termoigrometria negli edifici (F.A.)
10.2. La riqualificazione energetica degli edifici: metodi ed applicazioni (R.V.)
10.3. Cappotti e rivestimenti ventilati (F.A.)
10.4. Applicazioni particolari di riqualificazione energetica per facciate storiche (R.N.) (M.Z.)
10.5. Recupero e sostituzione dei serramenti (F.A.)
10.6. L’integrazione delle energie rinnovabili nel recupero edilizio (P.P.)

Capitolo 11. La protezione dall’acqua e dall’umidità
11.1. Aerazioni ed impermeabilizzazioni. La protezione dalle acque meteoriche e di falda (F.A.)
11.2. L’intervento di recupero funzionale delle coperture a falda: soluzioni tecniche specifiche (R.N.).

Capitolo 12. Interventi di recupero strutturale negli edifici in muratura
12.1. Dissesti statici negli edifici in muratura portante in zona sismica: tecniche di intervento per la messa in sicurezza (A.G.)
12.2. Esempi di interventi su edifici in muratura portante (fondazioni, murature, volte): tecniche e procedure (F.A.) (M.A.) (S.T.)
12.3. Tecniche di intervento con l’impiego di tecnologie CLT (X-Lam) (F.A.) (R.N.)
12.4. L’intervento di recupero strutturale delle capriate in legno: esempi di soluzioni e tecniche operative di intervento (C.B.) (F.A.)
12.5. Protezione superficiale delle strutture in legno (C.B.) (T.M.)
12.6. Interventi di recupero strutturale di solai in legno (F.A.) (M.A.)

Capitolo 13. Interventi di recupero di edifici in c.a.
13.1. L’intervento di recupero su strutture in c.a. a vista: tecniche operative (R.V.)
13.2. L’intervento di riparazione strutturale in zona sismica: tecniche operative (R.C.) (E.L.)
13.3. L’intervento di recupero su strutture in c.a. con impiego di FRP: tecniche operative (R.V.)
13.4. L’intervento di recupero strutturale su edifici a setti portanti (F.A.) (M.A.)

Capitolo 14. Il problema degli incendi negli interventi di recupero
14.1. Recupero edilizio e antincendio: richiami normativi (F.A.) (G.C.) (S.T.)
14.2. La protezione dagli incendi delle strutture portanti negli interventi di recupero: edifici in muratura, in c.a., edifici in acciaio, edifici con strutture lignee (F.A.) (G.C.)

Capitolo 15. Interventi di recupero delle superfici di facciata
15.1. Tecniche di pulitura dei materiali lapidei (F.A.)
15.2. Tecniche di messa in sicurezza dei rivestimenti murali in piastrelle (F.A.)
15.3. Tecniche di messa in sicurezza dei rivestimenti lapidei sottili (F.A.) (R.N.)
15.4. Interventi su intonaci esterni e su cementi decorativi (M.Z.)