Il collaudo statico delle strutture in cemento armato

Gianni Michele De Gaetanis

Il collaudo statico delle strutture in cemento armato
Editore: Grafill
ISBN: 88-277-0092-1
Formato: 17 x 24 cm | 210 pagine
Edizione: febbraio 2020
ORDINARIA
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5.00 €

Aggiornata al Testo Unico Edilizia di cui al D.P.R. n. 380/2001, alle Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 di cui al D.M. 17 gennaio 2018 e alla relativa Circolare applicativa n. 7 del 21 gennaio 2019

Guida teorico-pratica, completa e di facile consultazione, che si rivolge a tutti i tecnici collaudatori, siano essi ingegneri o architetti, con lo specifico scopo di fornire indicazioni step by step sulle operazioni di collaudo statico delle strutture di calcestruzzo armato. La peculiarità del testo è quella di guidare il collaudatore nelle proprie attività, identificando step e procedure in relazione ai diversi argomenti trattati e fornendo strumenti di controllo funzionali alla formazione del giudizio del collaudatore stesso.

Questa nuova edizione, completamente aggiornata alle NTC 2018 e alla relativa Circolare applicativa n. 7/2019, è strutturata in argomenti tematici e presenta uno specifico punto di forza: la continuità e la progressione degli argomenti trattati rispetto alle operazioni di collaudo statico. L’obiettivo è quello di coordinare le operazioni di collaudo con il quadro tecnico-normativo vigente.

La guida fornisce al collaudatore un quadro completo ed esaustivo sulle procedure, tecniche ed amministrative, sulle prove (siano esse distruttive, semi-distruttive o non distruttive), sugli strumenti utilizzati nelle prove e sulla modulistica, dai moduli di nomina del collaudatore fino al collaudo stesso, nonché diversi esempi e casi pratici: si tratta di una serie di esempi sugli aspetti significativi del collaudo, dalla interpretazione dei risultati sperimentali fino ai controlli di accettazione dei materiali.

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Autore

Gianni Michele De Gaetanis, ingegnere, libero professionista, opera nel campo dell’Ingegneria Civile e della sicurezza sul posto di lavoro. Fra le opere di maggiore importanza, in collaborazione con altri colleghi, figura la ristrutturazione e la progettazione della messa a norma del Museo Provinciale Sigismondo Castromediano di Lecce. È iscritto nell’Elenco Regionale della Puglia (Dipartimento della Protezione Civile – Ufficio Rischio Sismico e Vulcanico) per la «Gestione tecnica dell’emergenza sismica – rilievo del danno e valutazione dell’agibilità».

Indice

PREFAZIONE
1.
Collaudo statico e collaudo generale
2. Quadro normativo

INDICE ANALITICO

ELENCO DEI SIMBOLI

1. IL COLLAUDO STATICO: APPROCCIO NORMATIVO
1.1.
Collaudo statico
1.1.1. Concetto di collaudo e di opere da collaudare
1.1.1.1. Nozione di strutture di C.A. normale
1.1.1.2. Giudizio del collaudatore
1.1.1.3. Tipologie di opere
1.1.2. Nomina del collaudatore
1.1.3. Requisiti del collaudatore
1.1.4. Tempistica del collaudo
1.1.5. Necessità del collaudo
1.2. Adempimenti del collaudo statico
1.2.1. Adempimenti tecnici
1.2.2. Adempimenti amministrativi
1.3. Collaudo statico ante NTC08/NTC18
1.4. Sanatorie e condoni edilizi
1.5. Riferimenti normativi

2. ADEMPIMENTI TECNICI E AMMINISTRATIVI DEL COLLAUDO STATICO E PARCELLA
2.1.
Adempimenti tecnici
2.1.1. Impostazione del progetto
2.1.2. Relazione a strutture ultimate
2.1.3. Ispezione dell’opera
2.1.4. Certificati delle prove sui materiali
2.1.5. Prove di carico
2.1.6. Documenti di controllo qualità
2.1.7. Documentazione tecnica di origine relativa ai dispositivi di isolamento sismico
2.1.8. Prove e ulteriori accertamenti
2.2. Adempimenti amministrativi
2.3. Parcella
2.3.1. Onorario a percentuale
2.3.1.1. Costo dell’opera
2.3.1.2. Competenze
2.3.1.3. Adeguamenti
2.3.1.4. Revisione dei calcoli
2.3.2. Calcolo delle spese
2.4. Riferimenti normativi

3. PROVE DI CARICO
3.1.
Prove di carico
3.1.1. Aspetti normativi procedurali
3.1.2. Scopo della prova di carico
3.1.3. Prove
3.2. Prove statiche
3.2.1. Carico e tempo di applicazione
3.2.2. Schema di applicazione del carico
3.2.3. Modalità di applicazione dei carichi sulla struttura
3.2.4. Strumenti di misura degli spostamenti
3.2.5. Criteri di analisi di un solaio piano
3.2.5.1. Tematiche generali
3.2.5.2. Analisi con carico di prova ripartito su una superficie
3.2.6. Interpretazione dei risultati
3.3. Prove dinamiche (cenni)
3.4. Bibliografia e riferimenti normativi

4. PROVE SUI MATERIALI
4.1.
Prove di sui materiali: quadro generale
4.2. Prove non distruttive
4.2.1. Prova sclerometrica
4.2.1.1. Elementi introduttivi
4.2.1.2. Strumento e taratura
4.2.1.3. Esecuzione delle prove
4.2.1.4. Criterio di analisi dei risultati: uso delle curve dello strumento
4.2.1.5. Legge di correlazione con i risultati sperimentali
4.2.1.6. Rapporto di prova e resoconto
4.2.2. Prova ultrasonica
4.2.2.1. Elementi introduttivi
4.2.2.2. Strumento e taratura
4.2.2.3. Esecuzione delle prove
4.2.2.4. Criterio di esecuzione delle misure
4.2.2.5. Difetti nella massa del calcestruzzo
4.2.2.6. Misura delle distanze
4.2.2.7. Misura dei tempi
4.2.2.8. Criterio di analisi
4.2.2.9. Legge di correlazione
4.2.2.10. Rapporto di prova e resoconto
4.2.3. Prova SONREB
4.2.3.1. Prova
4.2.3.2. Legge di correlazione
4.3. Prove semi-distruttive
4.3.1. Generalità
4.3.2. Prova di estrazione
4.3.2.1. Elementi introduttivi
4.3.2.2. Caratteristiche dell’inserto e del foro di alloggiamento
4.3.2.3. Strumento e taratura
4.3.2.4. Esecuzione delle prove
4.3.2.5. Criterio di analisi
4.3.2.6. Legge di correlazione
4.3.2.7. Rapporto di prova e resoconto
4.3.3. Prova di infissione
4.3.3.1. Elementi introduttivi
4.3.3.2. Dispositivo di prova e taratura
4.3.3.3. Esecuzione delle prove
4.3.3.4. Criterio di analisi
4.3.3.5. Legge di correlazione
4.3.3.6. Rapporto di prova e resoconto
4.3.4. Metodi combinati (cenni)
4.4. Prove distruttive
4.4.1. Generalità
4.4.2. Analisi delle prove di laboratorio
4.4.2.1. Prescrizioni comuni ai criteri di controllo
4.4.2.2. Controllo di tipo A e B
4.4.2.3. Controllo sull’acciaio
4.4.3. Carotaggio
4.4.3.1. Elementi introduttivi
4.4.3.2. Carotatrice
4.4.3.3. Esecuzione dei carotaggi
4.4.3.4. Caratteristiche delle carote
4.4.3.5. Criterio di analisi
4.4.3.6. Rapporto di prova e resoconto
4.4.4. Microcarotaggio (cenni)
4.5. Riferimenti normativi e bibliografici

5. PROVE DI ACCETTAZIONE DEI MATERIALI
5.1.
Prove di accettazione dei materiali: introduzione
5.2. Slump test
5.2.1. Elementi introduttivi
5.2.2. Strumento
5.2.3. Esecuzione delle prove
5.2.4. Criterio di analisi dei risultati e classificazione
5.2.5. Rapporto di prova e resoconto
5.3. Spandimento alla tavola a scosse
5.3.1. Elementi introduttivi
5.3.2. Strumento
5.3.3. Esecuzione delle prove
5.3.4. Criterio di analisi dei risultati e classificazione
5.3.5. Rapporto di prova e resoconto
5.4. Compattabilità
5.4.1. Elementi introduttivi
5.4.2. Strumento
5.4.3. Esecuzione delle prove
5.4.4. Criterio di analisi dei risultati e classificazione
5.4.5. Rapporto di prova e resoconto
5.5. Prova Vébé: cenni
5.6. Riferimenti normativi e bibliografici

6. METODI NUMERICI PER L’ANALISI INGEGNERISTICA
6.1.
Premessa
6.2. Incertezze
6.2.1. Prime definizioni
6.2.2. Errore vero, assoluto e relativo
6.2.3. Caratteristiche degli strumenti di misura
6.3. Natura dell’errore
6.4. Approssimazione delle misure
6.4.1. Cifre significative e cifre significative corrette
6.4.2. Troncamento e arrotondamento
6.4.3. Numeri senza indicazione dell’errore
6.4.4. Stima dell’incertezza nelle misure indirette
6.4.4.1. Strumenti di bassa sensibilità
6.4.4.2. Strumenti di alta sensibilità
6.4.5. Calcoli in relazione alla cifre significative corrette
6.5. Metodo dei minimi quadrati
6.5.1. Base teorica
6.5.2. Regressione e curve di Best Fit
6.5.2.1. Best Fit lineare
6.5.2.2. Best Fit polinomiale
6.5.2.3. Best Fit lineare a due variabili
6.5.2.4. Casi di best fit di interesse pratico per il collaudo
6.6. Riferimenti normativi e bibliografici

7. ESEMPI APPLICATIVI
7.1.
Premessa
7.2. Esempio 1: troncamento e arrotondamento
7.3. Esempio 2: operazioni con numeri di differente precisione
7.4. Esempio 3: propagazione dell’errore da misure dirette a misure indirette
7.5. Esempio 4: indice medio di rimbalzo da prova sclerometrica
7.6. Esempio 5: correzione battute sclerometriche
7.7. Esempio 6: curva di correlazione per una prova sclerometrica
7.8. Esempio 7: curva di correlazione per una prova ultrasonica
7.9. Esempio 8: controllo di tipo A sul calcestruzzo
7.10. Esempio 9: controllo di tipo B sul calcestruzzo

8. MODULISTICA E CERTIFICATI
8.1.
Certificati e moduli documenti
8.2. Check-list
8.3. Certificati e dichiarazioni
8.3.1. Verbale di visita, relazione e certificato di collaudo
8.3.2. Diniego di collaudo
8.4. Moduli
8.4.1. Check-list
8.4.2. Comunicazione nomina diretta collaudatore alla struttura tecnica
8.4.3. Comunicazione nomina collaudatore tramite terna alla struttura tecnica provinciale
8.4.4. Comunicazione nomina diretta collaudatore allo Sportello Unico per l’Edilizia
8.4.5. Comunicazione nomina collaudatore tramite terna allo Sportello Unico per l’Edilizia
8.4.6. Dichiarazioni collaudatore
8.4.7. Comunicazione allo Sportello Unico per l’Edilizia da parte del collaudatore di avvenuto collaudo
8.4.8. Esempio di collaudo statico

9. GIURISPRUDENZA

10. CONTENUTI E ATTIVAZIONE DELLA WEBAPP
10.1.
Contenuti della WebApp
10.2. Requisiti hardware e software
10.3. Attivazione della WebApp
10.5. Assistenza tecnica (TicketSystem)