Le città dei prodotti

Eliana Mauro, Ettore Sessa

Le città dei prodotti
Editore: Grafill
ISBN: 88-8207-379-4
Formato: 17 x 24 cm - Pagine: 368
Edizione: dicembre 2010
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Imprenditoria, architettura e arte nelle grandi esposizioni
Nella seconda metà del XIX secolo e nei primi quattro decenni del XX secolo le progredite nazioni dell'Europa, all'apogeo della "civiltà della meccanica", individuano nella capacità di organizzare grandi esposizioni una formula di sicura distinzione. Sono pure altre le realtà pienamente partecipi della così detta "età aurea" del capitalismo, come gli Stati Uniti e il Giappone o anche alcuni degli stati più promettenti dell'America Latina e soprattutto alcuni fra i domini europei d'oltremare che prendono parte attiva a questa sorta di gara internazionale di primati, o tecnologici o produttivi o, ancora, organizzativi. Ma è tuttavia il "vecchio continente", almeno fino alla prima guerra mondiale e con alterne fortune fin quasi alle soglie del secondo conflitto mondiale, a conseguire i risultati più propositivi in questa categoria di manifestazioni rivelatrici anche del polso culturale delle singole società promotrici.

Pensate come effimere "città dei prodotti", nelle quali l'iperbole è la regola (tanto in relazione alla riproposizione amplificata di forme del passato quanto in occasione di innovativi o avveniristici cimenti progettuali) le grandi esposizioni sono, anche, autentici "laboratori" della cultura del progetto architettonico. A loro le città che le ospitano, e che non di rado poi ne riconvertono i siti in aree di nuovi settori urbani, affidano il significativo ruolo di biglietto da visita che ne assicuri l'appartenenza al novero delle realtà urbane di rango nell'esclusivo club del vecchio sistema capitalista.

Nell'impegno organizzativo per le grandi esposizioni le città di questo Gotha, o meglio le loro classi dirigenti ed egemoni, solitamente non fanno distinzioni di categoria (se non dimensionali) fra le esposizioni nazionali, quelle internazionali o, addirittura, quelle universali, come pure non discriminano le esposizioni regionali o quelle specificamente dedicate a determinati settori della produzione. Nella capacità di fornire nuovi stimoli interpreti dei progressi della civiltà del capitalismo le esposizioni sublimavano la loro natura di luoghi di confronti, dibattuti fra autentici slanci internazionalisti e irriducibili volontà di affermazioni nazionali o localistiche.

Indice
Eliana Mauro e Ettore Sessa
Introduzione - Le città dei prodotti
Gaetano Palazzolo
Il Crystal Palace di Joseph Paxton a Londra e il processo di trasformazione dell'architettura dello spazio espositivo nell'Europa dell'Ottocento
Gabriella Cianciolo Cosentino
Il palazzo di vetro di Monaco di Baviera (1854-1931)
Mauro Cozzi
La prima esposizione nazionale italiana
Gaetano Rubbino
L'architettura delle esposizioni universali a Parigi (1855-1900)
Paolo Bossi
Le esposizioni industriali nazionali del 1871 e del 1881 a Milano
Elke Krasny
An educational stroll. Visual pleasure and didactic desires at the International Exhibition of 1873 in Vienna
Mauro Volpiano
Luoghi e architetture delle esposizioni torinesi (1884-1898)
Ezio Godoli, Giulio Masini
Esposizione Internazionale. Parc de la Ciutadella, Barcellona 1888
Eliana Mauro
Palermo 1891-1892. IV Esposizione Nazionale Italiana
Diana Barillari
D'Aronco e le esposizioni, Torino 1902 e Udine 1903
Patrizia Miceli
Prima Esposizione Agricola Siciliana, Palermo-Marsala 1902
Giusi Lo Tennero
L'Esposizione internazionale di Milano del 1906
Giovanna Cantone
La cultura architettonica modernista nelle esposizioni di Catania e Messina
Alberta Campitelli
L'Esposizione universale di Roma 1911
Cristina Cuneo
La consacrazione di una città industriale: Torino 1911, l'Esposizione Internazionale dell'industria e del lavoro
Anna Ciotta
L'Esposizione Internazionale di Genova (1914).
Vicende e protagonisti di un ambizioso progetto
Anna Cottone
Parigi 1925. Architettura e arredo urbano dell'Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industrielles Modernes
Eliana Mauro
Giochi di luce e di colori.
L'Esposizione Internazionale di Barcellona del 1929
Ettore Sessa
L'Exposition Coloniale Internationale de Paris 1931
Milva Giacomelli
L'Esposizione universale e internazionale di Bruxelles 1935
Rosangela Antonella Spina
Italiani in Libia. L'architettura della Fiera Campionaria Internazionale di Tripoli negli anni Trenta
Gaetano Palazzolo
L'Exposition Internationale des Arts et Techniques dans la vie Moderne del 1937 a Parigi e la nuova idea di "moderno"

Tavole a colori