VALUTATORI IMMOBILI CERTIFICATI E QUALIFICATI

Valutatori certificati qualificati secondo gli standard comuni europei di valutazione: è questa l’esordiente figura professionale che nell’arco di poco tempo...

23/03/2007
Valutatori certificati qualificati secondo gli standard comuni europei di valutazione: è questa l’esordiente figura professionale che nell’arco di poco tempo diverrà indispensabile per le stime di immobili.
Tra le mansioni principali ricadono la valutazione di un immobile ed il rischio che lo stesso può dare all’investitore.
Le competenze richieste sono la capacità dei cash flow relativi alla gestione degli asset immobiliari e la conoscenza specifica di normativa in materia di edilizia, urbanistica ed ambiente.
La retribuzione prevista è funzione del patrimonio immobiliare da valutare e varia, in ogni caso, da uno stipendio di un dirigente fino a quello di un rapporto di consulenza (da 50 a 100 mila euro).

Una cosa è certa: oggi non è da escludere che un giovane possa intraprendere questa nuova professione che, attraverso uno stipendio di tutto rispetto, porta ad diminuzione del rischio per gli investitori ed alla migliore tutela per i risparmiatori.
Osserva Frederique Meyer, partner di D&G Amrop Hever: “Per operazioni di vaste dimensioni la tendenza alla progressiva integrazione con il comparto immobiliare e quello finanziario comporterà una crescente richiesta di professionisti della valutazione di alto livello. In questo caso, però, le strutture che maggiormente avranno bisogno di queste figure, ovvero le banche d’affari, i fondi immobiliari, le agenzie di rating e i promoter preferiranno, piuttosto che assumere al loro interno figure di valutatori, affidarsi a società indipendenti, ritenute assolutamente affidabili dalla comunità finanziaria internazionale”.
E ancora, Antonio Zagarol, della Tecnocasa: “Gli ultimi anni hanno visto l’affermazione sempre crescente delle professionalità legate al mondo del real estate. Le grandi operazioni di cessioni dei portafogli Npl e Real estate, la nascita dei fondi immobiliari ed il massiccio arrivo in Italia dei maggiori investitori istituzionali sono stati tra i dattori che hanno portato a questa affermazione. Un ruolo chiave assume in questo contesto la figura del valutatore immobiliare, ovvero colui che assegna un valore economico all’asset immobiliare”.

Il background di studi di questa figura professionale è certamente quello di un geometra, di un architetto, di un ingegnere che, comunque, abbiano anche predisposizione agli studi economici, essenziali per porre in essere le valutazioni.
Se da un lato, infatti, è impossibile slegare la valutazione di un immobile dalle caratteristiche tecniche dello stesso (realizzazione, uso e manutenzione) è anche vero che è essenziale guardare l’aspetto economico, fonte di reddito non indifferente.

In Italia, ad oggi non esiste questa figura professionale (seppur già avviata) e ancor di più, ovviamente, non esiste un albo professionale di tal genere.
I corsi di aggiornamento per coloro che si sono avviati a questo lavoro sono generalmente organizzati dal Politecnico di Milano e sono coordinati dal comitato tecnico-scientifico dell’Istituto italiano di valutazione immobiliare.

Andrea Pettinelli, dipendente di una società di ricerca del personale, commenta: “Il profilo del valutatore immobiliare è quello di un professionista di 35-40 anni, laureato in discipline economiche o statistiche o in architettura. Il livello del contratto è generalmente di quadro o dirigente; in alcuni casi vengono presi in considerazione rapporti di consulenza”.

A cura di Paola Bivona
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