Ponte Venezia: Lo Stato chiede a Santiago Calatrava 3,8 mln di danni per errori nella progettazione

Citazione in giudizio all’architetto Santiago Caltarava per 3,8 milioni di euro di danni all'Erario italiano relativi ai “macroscopici errori” nella progetta...

22/08/2013
Citazione in giudizio all’architetto Santiago Caltarava per 3,8 milioni di euro di danni all'Erario italiano relativi ai “macroscopici errori” nella progettazione del Ponte della Costituzione a Venezia, inaugurato nel 2008.
Si tratta del quarto ponte sul Canal Grande lacui progettazione definitiva su consegnata dall’architetto catalano nel 2001; il manufatto fu completato soltanto nel 2008 e da allora è stato uno stillicidio di piccoli incidenti, interventi di manutenzione, perizie e controperizie per stabilire se la spinta della campata di acciaio poteva provocare danni alle rive su cui poggia (quella di Piazzale Roma e quella della Stazione di Santa Lucia).

Il progetto iniziale del Ponte di Venezia di Calatrava esponeva un importo di 6 milioni e 700mila euro ma il consuntivo fu quasi doppio attestandosi ad una cifra di 11 milioni 276mila euro. Il processo inizierà il 13 novembre e l’architetto catalano dovrà affrontare guai giudiziari molto costosi a causa della citazione notificata per 3,8 milioni di euro di danni all'Erario italiano.
Dopo due tentativi andati a vuoto - riferisce "La Nuova Venezia" - al terzo la citazione per il processo che inizierà il 13 novembre prossimo è stata finalmente consegnata a Santiago Calatrava.

Le polemiche e le denunce per la lievitazione dei costi del ponte e le difficoltà realizzative avevano portato a un'inchiesta della magistratura contabile durata dieci anni e l’importo di 3 milioni 886mila euro richiesti a Calatrava sono la somma che il Procuratore della Corte dei Conti del Veneto, Carmine Scarano, ha calcolato per i danni erariali direttamente imputabili alle carenze progettuali del quarto ponte sul Canal Grande, conosciuto con il nome del suo ideatore.
“La vicenda della costruzione del quarto ponte sul Canal Grande - aveva denunciato Scarano in apertura dell’anno giudiziario 2013 - ha comportato un abnorme dilatazione dei tempi di realizzazione ed un aumento ingiustificato dei costi causati da errori di progettazione”.

Nella bufera anche i tre tecnici che negli ultimi dieci anni avevano ricoperto il ruolo di responsabile del procedimento o di direttore dei lavori, chiamati anch’essi a risarcire la pubblica amministrazione per cifre nell’ordine di centinaia di migliaia di euro.
Il Procuratore Scarano aveva, tra l’altro, contestato a Calatrava e ai responsabili del progetto, anche il rifacimento dei conci in acciaio che costituiscono la campata (con peso raddoppiato da 200 a 400 tonnellate) che avrebbero notevolmente aumentato la spinta delle testate del ponte sulle sponde, con notevoli aggravistatici sulle fondazioni.

A cura di Gabriele Bivona

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