Cadute dall'alto: entro aprile definito il regolamento attuativo in Umbria

Sarà definito entro il prossimo mese di aprile il regolamento regionale per la prevenzione delle cadute dall'alto, previsto dalla legge regionale approvata ...

20/03/2014
Sarà definito entro il prossimo mese di aprile il regolamento regionale per la prevenzione delle cadute dall'alto, previsto dalla legge regionale approvata il 17 ottobre dello scorso anno. Lo ha comunicato l'assessore regionale ai lavori pubblici, Stefano Vinti, al termine della riunione del gruppo di lavoro istituito dalla Giunta regionale proprio per regolamentare nel campo dell'edilizia le misure preventive e protettive dei lavori in quota, definendo le nuove responsabilità e gli obblighi per il progettista, il coordinatore per la sicurezza, il committente ed il responsabile della sicurezza. Il gruppo tecnico, che vede coinvolti tutti i soggetti interessati ed in particolare rappresentanti della Regione Umbria, delle ASL, degli Ordini e Collegi professionali, Anci, Ance, Confapi, Confartigianato, CNA, Movimento cooperativo di produzione e lavoro, Direzione regionale Beni culturali e paesaggistici dell'Umbria, Fillea CGIL, Filca CISL, Feneal UIL, Direzioni territoriali del Lavoro, Inail e Vigili del Fuoco, si è riunito questa mattina, mercoledì 19 marzo, nella sede regionale di Piazza Partigiani ed ha iniziato ad esaminare la bozza di proposta di regolamento che peraltro è anche pubblicata sul sito della Regione Umbria ed è dunque a disposizione di tutti coloro che intendono intervenire con proposte, critiche ed osservazioni.

"Vogliamo giungere, ha affermato l'assessore, ad un dettato normativo in grado di prendere una posizione ferma e determinante sul rischio delle cadute dall'alto, con contenuti tecnici e modalità operative di attuazione necessari per contrastare gli infortuni gravi e mortali in edilizia, fornendo al contempo tutti gli strumenti per affrontare gli aspetti di criticità tecnica di applicazione e le conoscenze sul rapporto tra progettazione urbana e conseguenze per la salute. Questa legge, ha sottolineato Vinti, rappresenta un importante passo in avanti nelle iniziative prese dalla giunta regionale per accrescere la sicurezza di coloro che svolgono qualsiasi attività in presenza di rischio di caduta dall'alto".

Il regolamento eviterà di normare dal punto di vista strettamente tecnico, privilegiando invece le norme che soprassiedono le regole di progettazione delle coperture e delle facciate ventilate, con riferimento ad ogni attività che espone le persone al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a due metri rispetto ad un piano stabile ed in particolare quelle attività che si svolgono nell'ambito dell'edilizia.

"Nonostante il calo complessivo degli infortuni sul lavoro registrati negli ultimi anni, ha evidenziato l'assessore, la causa più rilevante di infortunio o di morte, un incidente su tre, rimane infatti proprio la caduta dall'alto. E, molto frequentemente, le morti dovute a cadute dall'alto riguardano semplici cittadini che si occupano personalmente della manutenzione del proprio edificio in particolare per sistemazione della propria antenna o di parti del tetto o lucernari. La causa è da ricercarsi nella scarsa informazione e formazione degli operatori ed in una errata valutazione dei rischi da parte di chi ha la responsabilità degli interventi da realizzare in quota". La legge regionale stabilisce che, mediante appositi Regolamenti, la Giunta regionale disciplina in particolare le attività inerenti l'edilizia, l'industria, l'agricoltura, nonché l'allestimento di strutture provvisorie funzionali allo svolgimento di spettacoli teatrali, cinematografici, musicali e per ogni altra forma di intrattenimento. Particolare attenzione è rivolta agli interventi per la tutela della sicurezza nell'ambito delle attività di realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, nonché di salvaguardia, tutela e valorizzazione dell'ambiente. L'importanza crescente attribuita all'individuazione di nuove fonti energetiche e ad altre attività di salvaguardia ambientale che avranno certamente un effetto positivo sull'ambiente a livello globale pongono però interrogativi sugli impatti che deriveranno dal punto di vista della sicurezza e della salute sul lavoro da queste nuove lavorazioni. "In Umbria, ha concluso l'assessore Vinti, la stessa copertura dell'edificio diventa un luogo di lavoro, un cantiere che per le sue peculiarità possiede caratteristiche di rischio elevato e per tale motivo è un luogo il cui accesso deve essere permesso solo a chi è in grado di farlo in sicurezza evitando inutili e pericolosissimi fai da te.

a cura di www.regione.umbria.it
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