Lombardia: ambiente, da Consiglio via a semplificazione normativa

Introdotte importanti novità anche in materia ambientale, dopo il via libera del Consiglio regionale, a maggioranza (43 voti favorevoli, 23 contrari), alla L...

27/06/2014
Introdotte importanti novità anche in materia ambientale, dopo il via libera del Consiglio regionale, a maggioranza (43 voti favorevoli, 23 contrari), alla Legge sulle 'Disposizioni per la razionalizzazione di interventi regionali negli ambiti istituzionale, economico, sanitario e territoriale'. "Per quanto riguarda le materie di cui ho la delega - ha spiegato l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi - abbiamo intrapreso un'azione di semplificazione di alcune norme regionali 'vecchie' e, quindi, da armonizzare nel contesto della legislazione nazionale di riferimento proprio in un'ottica di semplificazione e chiarimento normativo".


I PUNTI CHIAVE - Tra i vari provvedimenti, alcuni punti chiave: reti gas, rimozione amianto e canoni acque. "Riguardo i temi delle infrastrutture per la distribuzione del gas - ha precisato Terzi - in vista delle prossime gare per l'attribuzione della gestione del sevizio, è stata chiarita la norma regionale che consentiva ai Comuni l'eventuale trasferimento delle proprietà, con positive ricadute per i bilanci degli Enti locali lombardi, viste le enormi difficoltà nel produrre investimenti nel sistema a causa del Patto di stabilità".


RIMOZIONE AMIANTO - Per quanto concerne la rimozione dell'amianto, l'assessore ha chiarito come "il Consiglio, con queste nuove disposizioni, abbia dato mandato alla Giunta, entro pochi mesi, di stabilire, con propria delibera, le modalità con cui i Comuni dovranno garantire il ritiro per i privati di piccole quantità di eternit, aprendo così per la prima volta in Lombardia la possibilità di effettuare in proprio la rimozione dei tetti con appositi kit".


CAPITOLO ACQUE MINERALI E TERMALI - Per quanto riguarda invece il capitolo 'acque minerali e termali', "Grazie alle nuove norme - ha evidenziato la titolare regionale dell'Ambiente - i canoni che fino a oggi sono stati versati alle Province arriveranno direttamente ai Comuni che sono sedi di stabilimento o di imbottigliamento, piuttosto che termali". "Una quota consistente del canone, il 60 per cento, - ha spiegato Terzi - verrà dunque versata direttamente nelle casse comunali, che lo avranno a disposizione per le spese di investimento sul loro territorio".


INTERVENTO IMPORTANTE PER COMUNI - "La ripartizione - ha spiegato ancora l'assessore - va dunque per il 60 per cento al Comune, per il 20 per cento alla Provincia, a copertura delle spese amministrative e di gestione di tutte le procedure di autorizzazione, mentre il restante 20 per cento verrà distribuito dalla Regione ai Comuni limitrofi a quelli sedi di stabilimento, per coprire gli eventuali disagi. I Comuni verranno identificati entro la fine dell'anno con una apposita delibera, previo confronto con i territori interessati". "Si tratta - ha concluso l'assessore Terzi - di un impegno e di un intervento importanti, che permettono ai Comuni di avere l'immediata disponibilità di queste somme, che, negli anni passati, venivano girate per il tramite della Provincia, con gravissimi ritardi dovuti all'ormai famigerato Patto di stabilità".


a cura di www.regione.lombardia.it
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