Incentivo 2% ai tecnici della P.A. solo per le manutenzioni ordinarie

A poco meno di un mese dalla scadenza dei canonici 60 giorni per la conversione in legge del D.L. n. 90/2014 (G.U. n. 144 del 24/06/2014), il problema dell'i...

29/07/2014
A poco meno di un mese dalla scadenza dei canonici 60 giorni per la conversione in legge del D.L. n. 90/2014 (G.U. n. 144 del 24/06/2014), il problema dell'incentivo per la progettazione interna ha fatto pericolosamente aumentare la temperatura nei rapporti tra i tecnici della P.A. e i liberi professionisti.
Tuttò ciò mentre il testo della legge di conversione (leggi news) contiene importanti modifiche che non vanno nel senso della cancellazione di tale incentivo.

Parlando con un tecnico della P.A. o con un professionista privato, ognuno di loro motiverà appieno la veridicità delle proprie tesi. Da una parta il tecnico pubblico che parla di sperpero di denaro pubblico nell'affidare una progettazione all'esterno con un conseguente aumento dei costi per la P.A., dall'altra il libero professionista che, difendendo il ruolo e la centralità del progetto, denuncia la scarsa professionalità dei loro antagonisti.

Sull'argomento, recentemente era intervenuto il Presidente del Consiglio dei Geologi Gian Vito Graziano (leggi news)che aveva parlato di mortificazione per i tecnici della P.A. quella percentuale del 2% per un'attività così delicata e dalle responsabilità civili e penali non indifferenti, com'è il progetto di un'opera.

Da registrare la raccolta firme partita da Palermo e predisposta dall'Associazione Regionale Liberi Professionisti Architetti e Ingegneri che dopo aver rilevato l'intento del Governo nella stesura della prima bozza del D.L. n. 90/2014 e l'impegno pubblico preso da Ermete Realacci, Presidente VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, dal Presidente della ormai fu AVCP Sergio Santoro e dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, ha proposto una modifica all'art. 13 del D.L. n. 90/2014 e quindi all'art. 92 del D.Lgs. n. 163/2006.

In particolare, l'Associazione Regionale Liberi Professionisti Architetti e Ingegneri, in attesa del recepimento delle nuove Direttive Europee sui lavori pubblici (2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE) ma soprattutto in attesa di una Legge sulla qualità dell'architettura, ha proposto di lasciare l'incentivo del 2% ai tecnici della P.A. ma destinandolo solo alle funzioni di programmazione e di controllo e per le attività di progettazione e direzione dei lavori di manutenzione ordinaria.

Il Presidente dell'Associazione arch. Elio Caprì ha commentato la proposta parlando di un "Maggior incentivo alla programmazione, controllo e attività di vigilanza della P.A. che possa migliorare la qualità del prodotto finale".

Entrando nel dettaglio della proposta, l'art. 13 del D.L. n. 90 sarebbe così riscritto:
"L'incentivo di cui ai commi 5 e 6 dell'articolo 92 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, è destinato a tutti i soggetti di cui al 5 comma esclusivamente per gli interventi di manutenzione ordinaria nonché per le attività del RUP e dei suoi collaboratori e per le fasi relative alla programmazione e al controllo degli interventi pubblici e per le fasi di individuazione e coordinamento degli strumenti pianificatori".
Dopo il comma 1 dell'art. 90 del D.Lgs 163/2006 e ss.mm.ii viene aggiunto:
"1bis. I soggetti di cui alle lettere a), b) e c) possono svolgere soltanto le attività inerenti gli interventi di manutenzione ordinaria".

Il comma 6 dell'articolo 90 è sostituito dal seguente:
"6. La redazione degli studi di fattibilità, dei progetti preliminari, definitivi ed esecutivi, nonché lo svolgimento di attività tecnico-amministrative connesse alla progettazione e alle attività di direzione, misura e contabilità dei lavori, di coordinamento per la sicurezza e di collaudo sono riservati ai soggetti di cui al comma 1, lettere d), e), f), f-bis), g) e h) ad eccezione degli interventi di manutenzione ordinaria che possono altresì essere svolti dai soggetti di cui alle lettere a) b) e c) dello stesso comma".

Il Presidente dell'Associazione Caprì ha motivato questa raccolta firme rilevando la necessità di una Legge sull'architettura che possa separare i liberi professionisti dalle imprese. "Il Codice dei contratti parla indistintamente di operatore economico con effetti sulla qualità del prodotto finale che sono sotto gli occhi di tutti. Manca un'architettura di qualità, non esistono progetti esecutivi immediatamente cantierabili, non esiste una cultura del progetto che non deve essere vista come un privilegio per architetti e ingegneri ma come un vero e proprio beneficio a favore della collettività".

Nettamente contrario il Presidente Caprì alle affermazioni di chi ha definito l'esternalizzazione delle attività di progettazione come un aggravio di costi per la P.A. "Non è assolutamente vero che esternalizzare l'attività di progettazione comporta un aggravio per la P.A., molte relazioni hanno dimostrato l'esatto contrario e cioè che una progettazione di qualità, spesso irrealizzabile all'interno della P.A., si traduce in una riduzione di costi in fase di esecuzione".

La raccolta firma si chiuderà giovedì, chi fosse interessato può inviare una mail con i propri riferimenti a assoarching@libero.it

A cura di Gianluca Oreto
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