Sblocca Italia, reinserito il Regolamento edilizio unico

Lo scorso 17 ottobre 2014, la Commissione Ambiente della Camera ha approvato (reinserendolo dopo l’iniziale esclusione dal D.L. n, 133/1014) l’emendamento ch...

20/10/2014
Lo scorso 17 ottobre 2014, la Commissione Ambiente della Camera ha approvato (reinserendolo dopo l’iniziale esclusione dal D.L. n, 133/1014) l’emendamento che reintroduce all’interno della legge di conversione del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133 il Regolamento edilizio unico.

Ricordiamo che all’indomani della pubblicazione in Gazzetta del decreto Sblocca Italia, il CNAPPC aveva attaccato pesantemente il Governo colpevole per non aver rimediato all’incolmabile distanza che oggi c’è tra l’Italia e il resto dei Paesi europei. Aver rimandato il Regolamento Unico Edilizio, unitamente al non aver posto limiti temporali alla possibilità della P.A. di revocare un permesso o di cambiare le proprie decisioni, al non aver modificato i requisiti di accesso alle gare per i progetti pubblici (che oggi escludono il 99% degli architetti a favore di poche grandi società capitalizzate), al non aver varato un vero progetto di rigenerazione urbana sostenibile che mettesse mano agli 8 milioni di edifici italiani che possono cadere alla prima scossa, anche lieve, di terremoto, ha rappresentato per il CNAPPC la pietra tombale per un settore, quello dell'edilizia, che ha già perso metà del suo fatturato.

L’approvazione, dunque, dell’emendamento che reintrodurrebbe il Regolamento unico edilizio (il condizionale è sempre d’obbligo quando si parla di un passaggio alla Camera) rappresenta un primo passo avanti per la semplificazione edilizia. "Finalmente una riforma di semplificazione di tipo strutturale che, essendo di contenuto, va a vantaggio di tutti i cittadini e del mondo dell'edilizia. Dopo l'approvazione definitiva, il nostro Paese avrà norme chiare e prestazionali, condivise su tutto il territorio nazionale che favoriranno la qualità dell'abitare". Questo è il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.

"Gli architetti italiani insieme ai loro Ordini - sottolinea il numero uno degli architetti Leopoldo Freyrie7ì - sono pronti a collaborare per redigere lo schema tipo di regolamento edilizio per superare definitivamente la follia normativa che aveva partorito ben oltre 8mila regolamenti diversi, uno per Comune, generando solo confusione e complicando enormemente non solo la costruzione, ma soprattutto la rigenerazione degli edifici".

"Ringraziamo - ha concluso con soddisfazione il comunicato degli Architetti - per aver fatto compiere al Paese un salto di qualità, i Ministeri della Pubblica Amministrazione e Semplificazione, delle Infrastrutture e dei Trasporti, i componenti dell'VIII Commissione della Camera, Anci e Regioni, oltre che i membri della Rete delle Professioni Tecniche per avere sostenuto questa battaglia degli architetti italiani".

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