Istat: Indici prezzi al consumo settembre 2014

L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Settembre 2014; l'indice dei prezzi al consumo per le ...

14/10/2014
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Settembre 2014; l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati si è, dunque, attestato per il mese di settembre 2014 con la nuova base 2010 sul valore di 107,10 con una notevole varuazione negativa rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata del -0,4 % e quella annua del - 0,1 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Settembre 2014 ed il 14 Ottobre 2014, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2013 dello 1,125000 %.
Ricordiamo che a partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.

Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato al - 0,075 % e l'indice biennale allo 0,525 %.

L'Istat spiega che, nel mese di settembre 2014, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Istruzione e Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 0,6 % per entrambi), Prodotti alimentari e bevande analcoliche e Abbigliamento e calzature (+ 0,2 % per entrambi), Mobili, articoli e servizi per la casa e Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,1 % per entrambi).

Variazioni nulle si sono registrate nei tre capitoli Bevande alcoliche e tabacchi, Abitazione, acqua, elettricità e combustibile e Altri beni e servizi.

Variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Trasporti (- 3,0 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (- 0, 6 %) e Comunicazioni (- 0,4 %).

Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Istruzione e Mobili articoli e servizi per la casa (+ 0,9 % per entrambi), Abbigliamneto e calzature (+ 0,5 %), Trasporti e Ricreazione spettacoli e cultura (+ 0,3 % per entrambi).

Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 0,1 %), Bevande alcoliche e tabacchi e Servizi sanitari e spese per la salute(+ 0,2 % per entrambi).

Incrementi tendenziali nulli si sono registrati nel capitolo Altri beni e servizi.

Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati nei capitoli Comunicazioni (- 8,2 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (- 1,2 %) e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (- 0,1 %).

Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Bolzano (+ 1,0 %), Aosta (+ 0,7 %), Cagliari (+ 0,6%), Palermo (+ 0,5), Genova (+ 0,4 %), Napoli e L’Aquila (+ 0,2 % per entrambe), Catanzaro e Trento (+ 0,0 % per entrambe), Potenza, Ancona e Venezia (- 0,1 % per tutte e tre), Bologna e Torino (- 0,2 % per entambe), Perugia (- 0,3 %), Trieste (- 0,4 %), Firenze (- 0,5 %), Bari e Roma (- 0,6 % per entrambe), Milano (- 0,8 %).

I prossimi indici saranno pubblicati il 13 novembre 2014.
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