Processo Civile Telematico: dal CNI la guida per CTU e CTP

Il 30 giugno 2014 è avvenuto un cambiamento epocale per i processi civili. Come previsto, infatti, dall'art. 16-bis del D.L. n. 179/2014 (convertito con modi...

20/11/2014

Il 30 giugno 2014 è avvenuto un cambiamento epocale per i processi civili. Come previsto, infatti, dall'art. 16-bis del D.L. n. 179/2014 (convertito con modificazioni dalla Legge n. 221/2012 - G.U. 18/12/2012, n. 294 - S.O. n. 208), i processi civili viaggiano esclusivamente on line.

Tra le figure che trarranno certamente vantaggio dal processo civile telematico (PCT) vi sono sicuramente i consulenti tecnici d'ufficio (CTU) che dovranno procedere al deposito degli atti esclusivamente per via telematica.

Al fine di chiarire alcuni problematiche, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, lo scorso 5 giugno 2014, aveva già predisposto la circolare n. 380 recante "Processo civile telematico -adempimenti previsti dall'art.16-bis del D.L. 18 ottobre 2012 n . 179 (cd "Decreto crescita") - obbligatorietà del deposito telematico degli atti processuali strumenti necessari per accedere ai registri di cancelleria e ai fascicoli di causa e strumenti per i depositi telematici da parte dei CTU - Guida per la registrazione della propria PEC al RegIndE, registro degli indirizzi elettronici utilizzato dal Ministero della Giustizia per l'invio delle comunicazioni in formato digitale".

Per meglio chiarire alcune delle procedure previste, nei giorni scorsi, il Gruppo di Lavoro "Ingegneria forense" del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), coordinato dal consigliere Andrea Gianasso, ha tenuto un seminario formativo dal quale è venuta fuori la nuova circolare del CNI (n. 447 del 7 novembre 2014).

Con la circolare n. 447/2014 del CNI è stata anche pubblicata la "Guida al Processo Civile Telematico" predisposta dal CNI al fine di supportare i Consulenti Tecnici di Ufficio (CTU) che devono adempiere alla registrazione della propria PEC al ReGIndE e che sono chiamati, poi, ad operare nel P.C.T. (Processo Civile Telematico).

La procedure
Primo passo da compiere è l'iscrizione al ReGIndE per la quale occorre una casella di posta elettronica certificata (PEC), regolarmente censita nello stesso ReGIndE, gestito dal Ministero della Giustizia e contenente tutti i dati identificativi e gli indirizzi di posta elettronica certificata dei soggetti abilitati esterni. Per gli iscritti al CNI è possibile ricorrere alla convenzione dello Stesso CNI con il provider Aruba che contempla l'attivazione e l'uso gratuito proprio di una PEC. Secondo requisito essenziale essere dotati di una firma digitale, acquistabile presso vari fornitori anche mediante l'accordo stipulato dal CNI con ArubaSign. Ultimate queste operazioni, è possibile visionare gli atti di causa, ma non trasmettere le memorie, ovvero richieste di proroga. Basta, però, predisporre il relativo documento xml attraverso le varie società preposte o mediante l'accordo sottoscritto dal CNI con l'azienda Lextel per il punto di accesso al processo civile telematico. Tutto questo e molto altro ancora è contenuto nella Guida elaborata dal CNI che, in modo pratico ed immediato, illustra le linee operative da seguire a quanti hanno stipulato un contratto con la stessa Lextel per il portale di accesso "Quadra".
La guida fornisce, inoltre, utili indicazioni in merito all'accesso al portale di Visura.
 

A cura di Gabriele Bivona
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