Rendita catastale Capannoni: Aggiornati i coefficienti ai fini IMU e TASI 2015

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 74 del 25 marzo scorso è stato pubblicato il Decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze 25 marzo 2015 recante: " Aggiorna...

31/03/2015

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 74 del 25 marzo scorso è stato pubblicato il Decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze 25 marzo 2015 recante: " Aggiornamento dei coefficienti per i fabbricati a valore contabile, per l'anno 2015".

Per i fabbricati sforniti di rendita catastale, classificabili nel gruppo "D", sono stati approvati i coefficienti per la determinazione dell'imposta municipale propria (IMU) e del tributo per i servizi indivisibili (TASI) dovuti per l'anno 2015.
Per calcolare l'IMU e la TASI degli immobili che hanno le seguenti caratteristiche:

  • sono classificabili nel gruppo "D",
  • appartengono ad imprese,
  • sono distintamente contabilizzati,
  • sono sforniti di rendita catastale,


occorre applicare i seguenti coefficienti:

  • per l'anno 2015 = 1,01
  • per l'anno 2014 = 1,01
  • per l'anno 2013 = 1,02
  • per l'anno 2012 = 1,04
  • per l'anno 2011 = 1,07
  • per l'anno 2010 = 1,09
  • per l'anno 2009 = 1,10
  • per l'anno 2008 = 1,14
  • per l'anno 2007 = 1,18
  • per l'anno 2006 = 1,21
  • per l'anno 2005 = 1,25
  • per l'anno 2004 = 1,32
  • per l'anno 2003 = 1,36
  • per l'anno 2002 = 1,41
  • per l'anno 2001 = 1,44
  • per l'anno 2000 = 1,49
  • per l'anno 1999 = 1,51
  • per l'anno 1998 = 1,54
  • per l'anno 1997 = 1,58
  • per l'anno 1996 = 1,63
  • per l'anno 1995 = 1,67
  • per l'anno 1994 = 1,73
  • per l'anno 1993 = 1,76
  • per l'anno 1992 = 1,78
  • per l'anno 1991 = 1,81
  • per l'anno 1990 = 1,90
  • per l'anno 1989 = 1,99
  • per l'anno 1988 = 2,07
  • per l'anno 1987 = 2,25
  • per l'anno 1986 = 2,42
  • per l'anno 1985 = 2,59
  • per l'anno 1984 = 2,76
  • per l'anno 1983 = 2,94
  • per l'anno 1982 e precedenti = 3,11

al valore dell'immobile costituito dall'ammontare, al lordo delle quote di ammortamento, che risulta dalle scritture contabili; ovviamente al valore così ottenuto occorre, poi, applicare l'aliquota che il comune ha deliberato per questi fabbricati.
 

 

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