Expo 2015: completato il Padiglione della Francia

Mancano ormai una manciata di giorni. L'1 maggio 2015 l'Expo Milano 2015 prenderà il via ufficialmente anche se non tutti gli spazi sono stati completati (co...

28/04/2015
Mancano ormai una manciata di giorni. L'1 maggio 2015 l'Expo Milano 2015 prenderà il via ufficialmente anche se non tutti gli spazi sono stati completati (come ad esempio i padiglioni di Coldiretti e Confindustria) e anche se l'area espositiva risulta essere ancora un cantiere aperto.

Ad annunciare l'apertura di tutti i padiglioni è stato il commissario unico di Expo Giuseppe Sala che, nonostante la prudenza dei giorni scorsi in cui si era riservato la possibilità che alcuni padiglioni non sarebbero stati ultimati in tempo, a pochi giorni dall'apertura ha sciolto ogni riserva affermando di essere alla fase finale (le finiture) e che "tutti i padiglioni apriranno".

Non poteva mancare il tweet del Premier Matteo Renzi.


Gli ultimi giorni sono stati decisivi per dare un'impennata finale ai lavori (noi italiani siamo abituati al lavoro in emergenza...) e, a parte il padiglione del Nepal che, per ovvi motivi, non si è riuscito a terminare, tutti i padiglioni sono stati terminati non soltanto nelle strutture ma anche nelle finiture e allestimenti interni.

Di sicuro c'è che il 24 aprile scorso è stato completato il Padiglione della Francia, realizzato da C.M.C. - Cooperativa Muratori & Cementisti di Ravenna, gruppo italiano leader nel settore delle costruzioni, insieme a CMB di Carpi e alla francese SIMONIN, che è stato ispirato a uno dei luoghi simbolo della cultura alimentare francese: il mercato coperto.


I tratti distintivi del padiglione, che si apre su uno spazio di 3.592 metri quadri, sono proprio il grande mercato, posizionato al centro dell'edificio e il giardino della diversità agricola francese nella parte esterna, che presenta un susseguirsi di cereali, vegetali, colture miste e specializzate.

Dal punto di vista progettuale e coreografico rappresenta una vera e propria porzione di territorio francese, capovolta e realizzata con oltre 1.200 mc di legno d'abete proveniente dal dipartimento di Jura, interamente smontabile e riutilizzabile.

L'edificio si sviluppa su tre livelli: un piano terra, cuore dell'esposizione e due livelli superiori che ospitano uffici e spazi dedicati alla ristorazione e alla creatività. Quest'opera innovativa, progettata in modo da avere una ventilazione naturale grazie a elementi verticali in larice posti in facciata per rinfrescare gli ambienti nel caldo periodo estivo, è stata realizzata dalla cooperativa ravennate sulla base del progetto dello studio X-TU (Anouk Legendre e Nicolas Desmazière) con il supporto dello studio ALN Atelien Architecture (Nicola Martinoli e Luca Varesi), dello studio Adeline Rispal, che ha curato la progettazione scenografica del padiglione, e di altri studi specialistici di progettazione.

Per la realizzazione del padiglione, che ha impiegato in cantiere una media di 70 uomini al giorno, con picchi di 100 uomini nelle fasi di massima operatività, sono stati necessari 213 giorni di lavoro.

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