Adottato il Piano Energetico Ambientale Regionale della Sardegna 2015-2030

Con la Deliberazione 28 gennaio 2016, n. 5/1 la Regione Sardegna ha adottato la nuova Proposta Tecnica di Piano Energetico Ambientale della Regione Sardegna ...

03/02/2016

Con la Deliberazione 28 gennaio 2016, n. 5/1 la Regione Sardegna ha adottato la nuova Proposta Tecnica di Piano Energetico Ambientale della Regione Sardegna 2015-2030.

Il documento è stato redatto sulla base delle Linee di Indirizzo Strategico del Piano "Verso un'economia condivisa dell'Energia”, adottate con D.G.R. n. 37/21 del 21 luglio 2015 e approvate in via definitiva con la D.G.R. n. 48/13 del 2 ottobre 2015 a seguito di consultazione pubblica attraverso il sito web istituzionale della Regione “Sardegna ParteciPA” per 15 giorni.

Il Piano Energetico ed Ambientale della Regione Sardegna (P.E.A.R.S.) è il documento che definisce lo sviluppo del sistema energetico regionale con particolare riferimento alle scelte in campo energetico sulla base delle direttive e delle linee di indirizzo definite dalla programmazione comunitaria, nazionale e regionale.

L’adozione del PEARS assume una importanza strategica soprattutto alla luce degli obiettivi europei al 2020 ed al 2030 in termini di riduzione dei consumi energetici, di riduzione della CO2 prodotta associata ai consumi energetici e di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili.

Il nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale, in accordo con la nuova strategia energetica regionale, ha i seguenti obiettivi:

  • promuovere la metanizzazione dell’isola secondo un approccio metodologico idoneo alle caratteristiche del territorio regionale per assicurare l’approvvigionamento dell’isola e la distribuzione del gas naturale a condizioni di sicurezza e di tariffa per i cittadini e le imprese sarde analoghe a quelle delle altre regioni italiane, promuovendo lo sviluppo della concorrenza;
  • sviluppare, integrare i sistemi energetici e potenziare le reti di distribuzione energetiche, privilegiando la loro efficiente gestione per rispondere alla attuale e futura configurazione di consumo della Regione Sardegna;
  • promuovere la generazione distribuita dedicata all’autoconsumo istantaneo fissando nella percentuale del 50% il limite inferiore di autoconsumo istantaneo nel distretto per la pianificazione di nuove infrastrutture di generazione di energia elettrica;
  • privilegiare nelle azioni previste dal PEARS lo sviluppo di fonti rinnovabili destinate al comparto termico e della mobilità con l’obiettivo di riequilibrare la produzione di Fonti Energetiche Rinnovabili destinate al consumo elettrico, termico e dei trasporti;
  • prevedere un corretto mix tra le varie fonti energetiche e definire gli scenari che consentano il raggiungimento entro il 2030 dell’obiettivo di riduzione delle emissioni associate ai consumi energetici finali degli utenti residenti in Sardegna inferiore al 50% rispetto ai valori registrati nel 1990;
  • promuovere, in accordo con la Smart Specialization Strategy della Regione Sardegna, azioni che consentano lo sviluppo di attività di integrazione tra Ricerca (Università, Centri di Ricerca), imprese del settore energetico e PMI con l’obiettivo di contribuire alla realizzazione del modello energetico proposto;
  • adottare flessibilità negli strumenti di indirizzo e di programmazione che consenta di adattare le azioni e fornire tempestivamente gli strumenti di supporto al rapido mutamento tecnologico e normativo a cui il sistema energetico nel suo complesso è sottoposto;
  • prevedere parallelamente allo sviluppo del Piano Energetico l’introduzione di strumenti di governance che consentano alla Regione Autonoma della Sardegna di svolgere correttamente ed efficacemente il suo ruolo nel processo pianificato;
  • programmare ed avviare un’analisi, con un orizzonte al 2050 che copra sia gli aspetti economici che quelli legati al clima, collegata alla “low carbon transition economy”.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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