ANAC: Atto di segnalazione sul Freedom of information act (Foia)

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha inviato il 3 marzo 2016 ai Presidenti di Camera e Senato, al Ministro per la semplificazione e la pubblica ammi...

09/03/2016

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha inviato il 3 marzo 2016 ai Presidenti di Camera e Senato, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e al Presidente della Conferenza unificata Stato Regioni ed autonomie locali, l’Atto di segnalazione n. 1 del 2 marzo 2016, contenente l’esame del così detto decreto ‘Madia’, il d.lgs di attuazione dell’art. 7 della legge n. 124 del 2015 in materia di trasparenza e anticorruzione, e le prospettate modifiche al testo.

Fra le novità previste da siffatto decreto, approvato di recente dal Consiglio del Ministri, la più significativa è costituita dal Freedom of Information Act. In tal modo, si riconosce "la libertà di informazione attraverso il diritto di accesso, anche per via telematica, di chiunque, indipendentemente dalla titolarità di situazioni giuridicamente rilevanti, ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni". Si tratta di uno strumento profondamente innovativo che garantisce a ogni persona il diritto di accesso “universale” a tutti gli atti, i documenti e le attività delle pubbliche amministrazioni, senza che occorra la dimostrazione di un interesse attuale e concreto per richiedere la conoscibilità della notizia.

In particolare, l’art. 6 del nuovo decreto disciplina l’accesso di chiunque ai dati detenuti dalle pubbliche amministrazioni, non sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente; la richiesta dei dati è gratuita e non necessita di alcuna motivazione. Ogni persona ha diritto di accedere ai dati nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati giuridicamente rilevanti. Lo scopo della previsione è chiaro e rinvenibile nell’esigenza di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali, sull’utilizzo delle risorse pubbliche e ulteriormente di promuovere la partecipazione consapevole al dibattito pubblico. Se l’amministrazione entro trenta giorni non provvede è previsto il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale.

L’ANAC nell’atto di segnalazione precisa che al fine di migliorare le performance delle pubbliche amministrazioni sull'adempimento alle richieste di Foia sarebbe auspicabile attribuire all'Autorità nazionale anticorruzione, d'intesa con il Garante dei dati personali, un potere di "moral suasion", da rendere effettivo con la formulazione di apposite linee guida predisposte allo scopo di fornire alle amministrazioni orientamenti per l'adozione di criteri omogenei indicando anche che sarebbe necessario:

  • prevedere la formulazione di apposite linee guida predisposte allo scopo di fornire alle amministrazioni orientamenti per l’adozione di criteri omogenei che possano fungere da parametro per la trattazione dell’accesso “universale”;
  • introdurre una fase transitoria;
  • rivedere l’impianto sanzionatorio relativo alle sole violazioni degli obblighi di pubblicazione;
  • dettagliare in termini meno generici la definizione di interesse giuridicamente rilevante in modo da facilitare l'amministrazione detentrice dei dati nel compiere il bilanciamento tra diritto di accesso ai dati pubblici e la tutela della riservatezza, pubblica e privata;
  • apportare correzioni sul criterio del rimborso dei costi sostenuti dalla PA.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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