Nuovo Codice Appalti: decreti attuativi entro le scadenze previste

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, giovedì pomeriggio, al Senato ha dato risposte alle interrogazioni a risposta immediata (co...

30/05/2016

Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, giovedì pomeriggio, al Senato ha dato risposte alle interrogazioni a risposta immediata (cosiddetto question time) sull’attuazione del nuovo codice degli appalti.

Le domande sono state effettuate dai senatori Esposito, Malan, Cappelletti, Cervellini, Crosio e Bruni.

Nel dettaglio il senatore Sposito ha chiesto di essere aggiornato sui decreti attuativi previsti dal Codice in capo al Ministero delle infrastrutture ed ha, anche, posto domande sul tema dell'applicazione del massimo ribasso, ovvero sulla soglia del milione sotto la quale si può applicare il massimo ribasso chiedendomi, altresì una valutazione sulla questione delle commissioni esterne per le quali, all'interno del testo, è rimasto soltanto l'obbligo dell'utilizzazione sopra i cinque milioni, come da direttiva europea. Per ultimo ha chiesto anche una valutazione sul tema delle gare per le concessioni autostradali e sull'utilizzo del project financing quale strumento per il rinnovo delle stesse.

Il Ministro Delrio, dopo aver, ancora una volta, precisato che il nuovo Codice dei contratti ha prodotto una rivoluzione in un settore che vale il 15 per cento del PIL italiano e che ha fatto un grande lavoro di snellimento, di riduzione, di semplificazione e con il recepimento in 220 articoli degli oltre 600 articoli che erano in precedenza in vigore e delle tre direttive europee è entrato nel merito delle domande dei senatori.

In merito ai decreti attuativi, Delrio ha precisato che è stato compiuto “uno sforzo di semplificazione mai visto fino ad ora e scelto coscientemente di emanare atti attuativi in termini di soft law, come le linee guida dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), i decreti del Ministero e gli atti che vanno a chiarire, prima di tutto, i tempi” ed ha, anche, aggiunto che “È vero che c'è una mole di decreti da chiarificare, ma sette linee guida dell'ANAC sono già state pubblicate, per la consultazione, sul sito Internet e altre tre arriveranno prestissimo. Viene svolto un lavoro costante insieme al presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione. Dieci linea guida sono già pronte e noi rispetteremo senz'altro, per quanto riguarda le scadenze dei novanta giorni, tutte le nostre applicazioni: ciò vuole dire che, entro la fine dell'estate, saranno emanati i nostri decreti e, quindi, il corpus di recepimento e di attuazione più importante è in fase di avanzata predisposizione. Non ci sono vuoti, perché ogni articolo, laddove necessiti di un provvedimento attuativo, rimanda esplicitamente al fatto che, fino a quando non ci sarà il decreto, rimarranno in vigore le norme. Ciò è scritto alla fine di ogni articolo, proprio per evitare buchi normativi”.

Per quanto concerne il tema del massimo ribasso, il ministro Delrio, rispondendo al senatore Esposito, ha precisato di avere intenzione “di stimolare gli enti locali, le Regioni e i Comuni, che pure nelle loro osservazioni hanno chiesto di mantenere questa soglia e anzi di innalzarla, e di ragionare con loro per ridurre al minimo l'uso del massimo ribasso, anche sotto il milione di euro. In prima applicazione abbiamo lasciato la soglia inizialmente scelta, ma contiamo progressivamente di convincere tutte le amministrazioni, attraverso un lavoro amministrativo, che è possibile aggiudicare la gran parte dei bandi di gara con l'offerta economicamente più vantaggiosa”.

Relativamente alle commissioni di gara, il Ministro ha precisato che il Governo ha scritto che sotto soglia le stazioni appaltanti possono scegliere dei componenti ma che “l'ANAC preciserà presto che ciò non significa che scelgono tutta la Commissione”. Non ha, poi, nascosto che il codice appalti attualmente non è perfetto, per la complessità e l'importanza dell'argomento e per la grande quantità di temi che si è dovuta condensare ma lo ritiene, però, un ottimo lavoro.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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