Nuovo Codice Appalti e RUP Project Manager, OICE: "chiarire tempi e modi di questa evoluzione"

L'approvazione delle nuove Linee Guida ANAC sul Responsabile Unico del Procedimento (RUP) per l’affidamento di appalti e concessioni, ha spaccato la categori...

14/07/2016

L'approvazione delle nuove Linee Guida ANAC sul Responsabile Unico del Procedimento (RUP) per l’affidamento di appalti e concessioni, ha spaccato la categoria professionale tra chi ritiene corretto prevedere dei requisiti professionali molto spinti e chi pensa che una figura di questa natura difficilmente sarà reperita nei piccoli comuni in cui si rischierà la paralisi delle gare.

L'OICE, Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria, è intervenuta sulla questione plaudendo la scelta dell'Autorità Nazionale Anticorruzione di prevedere la qualifica di Project Manager per i lavori di particolare complessità. Per il Presidente OICE, Gabriele Scicolone "l'indicazione formulata dall'Autorità presieduta da Raffaele Cantone va nel senso da noi auspicato e cioè verso un innalzamento delle competenze e della professionalità dei tecnici delle stazioni appaltanti che, davanti alle sfide di sempre maggiore complessità che sono chiamati ad affrontare, è necessario che evolvano professionalmente verso quei profili di project management che, nel settore privato e all'estero, consentono un più efficiente controllo dell'iter di gestione dei processi realizzativi dell'opera. Si tratta di una scelta, quella dell'ANAC, corretta e peraltro in linea anche con la disciplina dell'incentivo del 2%, che si muove nel senso della valorizzazione dell'efficienza e del controllo di tempi e costi. Soltanto con RUP-project manager e con una gestione dell'appalto permeata dalle logiche del project management tutto ciò sarà possibile".

Ma anche l'OICE ha rilevato una certa impossibilità applicativa, almeno nell'immediato, e affermato che "una strada, molto ardita e coraggiosa, sarebbe stata quella di prevedere che il RUP potesse essere anche nominato scegliendo project manager esterni cui attribuire le conseguenti qualifiche di pubblico ufficiale". Da più parti era arrivata, infatti, la richiesta di nomina di un RUP esterno con qualifiche diverse rispetto a quelle presenti all'interno degli uffici tecnici. Il D.Lgs. n. 50/2016 ha, però, percorso un'altra strada.

Rimane, però, il dubbio sul concetto di "Project Manager" e su come possa essere dimostrato questo requisito. Per il Presidente OICE “si potrebbe ipotizzare di fare riferimento alle certificazioni in uso a livello internazionale - PMI e IPMA - oppure, più realisticamente, prevedere che la qualifica di project manager - riferita ai citati standard internazionali - sia acquisita entro un determinato periodo, attraverso una corposa e qualificata attività di formazione professionale delle Pubbliche Amministrazioni. Nel frattempo si potrebbe meglio articolare quali debbano essere i requisiti che i RUP devono potere documentare, in relazione a ogni singola opera, tenendo sempre presente che il decreto delegato, così come ben ricordano le linee guida ANAC, prevede il ricorso a supporti esterni come strumento di aiuto al RUP, con l’attribuzione di attività che possono arrivare a coprire larga parte delle competenze del RUP".

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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