Nuovo Codice Appalti: ripartono i lavori in Commissione in vista del decreto correttivo

Mentre il D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 (c.d. Nuovo Codice Appalti) riceve le ultime modifiche (leggi articolo) con le recenti pubblicazioni in Gazzetta della...

09/01/2017

Mentre il D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 (c.d. Nuovo Codice Appalti) riceve le ultime modifiche (leggi articolo) con le recenti pubblicazioni in Gazzetta della Legge di Bilancio (Legge 11 dicembre 2016, n. 232) e del decreto Milleproroghe (Decreto-legge 30 dicembre 2016, n. 244) e mentre si avvicina sempre più la scadenza di aprile 2017 per la definizione del primo decreto correttivo, ripartirà il 10 gennaio 2017 presso l'VIII Commissione Lavori pubblici del Senato e VIII Ambiente e Lavori Pubblici della Camera riunite l'Indagine conoscitiva sullo stato di attuazione e sulle ipotesi di modifica della nuova disciplina sui contratti pubblici.

Indagine che, teoricamente, dovrebbe servire al Governo per rispettare la scadenza del 19 aprile 2017 per varare il primo decreto correttivo al Codice che dovrà, come già accaduto per il D.Lgs. n. 50/2016, passare il vaglio delle Commissioni parlamentari. Ma se il modus operandi del Governo Gentiloni seguirà quello del precedente Governo, il rischio è che le Audizioni e le indagini resteranno solo sulla carta e che il decreto sia definito unicamente dal Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi (DAGL), ovvero la struttura di supporto al Presidente del Consiglio dei Ministri nella funzione di coordinamento dell’attività normativa.

Ad ogni modo i lavori in Commissioni riunite partiranno subito con una richiesta di proroga, dato che il termine era stato precedentemente fissato al 31 dicembre 2016, poi verranno ascoltati Invitalia, società controllata dal Ministero dell'Economia che sta assumendo sempre più il ruolo di grande stazione appaltante, e le principali sigle sindacali nel settore dell'edilizia (CGIL, CISL e UIL).

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La richiesta di proroga per l'indagine conoscitiva lascerebbe presupporre uno slittamento dei tempi per la definizione del correttivo, ma negli ultimi anni il Governo ci ha abituati a maratone normative. Ricordiamo, infatti, lo stesso processo di approvazione dello stesso D.lgs. n. 50/2016 in cui, dopo oltre 2 anni di "palleggi" in Parlamento la legge delega è stata pubblicata nel gennaio 2016 lasciando "appena" 3 mesi al Governo per la definizione del decreto legislativo entro i termini stabiliti dalle direttive comunitarie.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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