Indice di fiducia delle imprese, crolla il settore delle costruzioni

Nonostante a marzo 2017 si registri un aumento dell'indice del clima di fiducia dei consumatori (aumenta da 106,6 a 107,6) e un miglioramento diffuso anche d...

30/03/2017

Nonostante a marzo 2017 si registri un aumento dell'indice del clima di fiducia dei consumatori (aumenta da 106,6 a 107,6) e un miglioramento diffuso anche dell'indice relativo alle imprese, il settore delle costruzioni è l'unico che ancora arranca.

Lo rivelano gli ultimi dati ISTAT sulla fiducia dei consumatori e delle imprese che registrano un aumento dell'indice del clima di fiducia dei consumatori rimanendo sul livello medio del periodo gennaio-febbraio 2017; anche l'indice composito del clima di fiducia delle imprese registra un incremento (da 104,3 a 105,1), raggiungendo il livello più elevato da gennaio 2016.

L'aumento dell'indice di fiducia dei consumatori è dovuto essenzialmente al miglioramento del clima economico (da 120,8 a 126,4) e di quello futuro (da 109,9 a 111,6); invece, il clima personale e quello corrente scendono, rispettivamente, da 102,1 a 101,0 e da 104,7 a 104,5.

I giudizi e le aspettative dei consumatori riguardo la situazione economica del Paese migliorano (il saldo passa da -50 a -60 e da -37 a -29, rispettivamente); aumenta il saldo sia dei giudizi (da -16 a -7) sia delle aspettative (da -17 a -11) sui prezzi al consumo. Infine, diminuiscono le aspettative sulla disoccupazione (da 28 a 24 il relativo saldo).

Con riferimento alle imprese, nel mese di marzo si registra un diffuso miglioramento della fiducia: nel settore manifatturiero l'indice aumenta da 106,4 a 107,1, nei servizi sale da 105,5 a 106,5 e nel commercio al dettaglio passa da 108,4 a 108,7; in controtendenza solo il settore delle costruzioni, dove l'indice di fiducia registra un lieve calo passando da 123,9 a 123,3.

Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia, nel comparto manifatturiero si evidenzia un miglioramento dei giudizi sugli ordini (il saldo passa da -6 a -5), in atto da quattro mesi consecutivi; si registra altresì un aumento delle attese sulla produzione il cui saldo si attesta sul valore più elevato da novembre 2015 (il saldo passa da 13 a 14); il saldo dei giudizi sulle scorte rimane stabile a quota 4. Nel settore delle costruzioni, i giudizi sugli ordini migliorano (da -32 a ‑30 il relativo saldo) mentre le aspettative sull'occupazione sono in diminuzione (da -4 a -7 il saldo).

Nei servizi, i giudizi sul livello degli ordini sono in miglioramento (il saldo passa da 14 a 15) confermando una tendenza in atto dal mese di gennaio 2017 mentre le relative attese rimangono stabili (il saldo rimane a quota 2 per il terzo mese consecutivo); le aspettative sull'andamento dell'economia mostrano segnali di miglioramento (da 0 a 1 il saldo). Nel commercio al dettaglio migliorano i giudizi sulle vendite correnti per il secondo mese consecutivo (il saldo passa da 12 a 13) mentre le attese sulle vendite future sono in diminuzione con il saldo che si attesta leggermente al di sotto del livello medio del periodo novembre 2016-febbraio 2017 (da 33 a 27 il saldo); il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino diminuisce da 12 a 6, raggiungendo il valore più basso da giugno 2016.

© Riproduzione riservata