Ferrovia Palermo-Catania: Bando di gara per il tratto Bicocca-Catenanuova

Il bando di gara per la progettazione e realizzazione dei lavori del lotto Bicocca - Catenanuova, della linea Palermo - Catania è stato pubblicato sulla Gazz...

19/04/2017

Il bando di gara per la progettazione e realizzazione dei lavori del lotto Bicocca - Catenanuova, della linea Palermo - Catania è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e sul sito di Rfi.

La gara, gestita da Rete Ferroviaria Italiana secondo il “Codice degli Appalti e delle Concessioni” è prevista entro la fine dell’anno. L’importo, a base d’asta è di 220 milioni di euro, prevede la realizzazione della linea ferrata a doppio binario  Bicocca - Catenanuova. I lavori che dovrebbero essere ultimati entro il 2022, prevedono  l’attivazione di un primo tratto nel 2020. La gara, approvata con ordinanza firmata dal Commissario di Governo Maurizio Gentile, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana, consta del raddoppio e velocizzazione, in affiancamento alla linea attuale con parti in variante di circa 40 km del lotto Bicocca - Catenanuova. La  velocità percorribile della tratta dovrebbe raggiungere i 200 km/h.

“La pubblicazione del bando - sottolinea Maurizio Gentile - fa parte del potenziamento dei collegamenti Palermo, Catania e Messina. E a breve sarà attivato il tratto di linea Catania Centrale - Catania Ognina. Conclusi tutti gli interventi previsti dal ministero di Delrio saranno realizzati i principali terminal di trasporto nazionali aereomarittimo e  di interscambio gomma/ferrocon benefici di spostamento e tempi di percorrenza di viaggio fra le principali città siciliane.

Tra i lavori di ammodernamento della rete ferroviaria siciliana: una nuova sede ferroviaria, gli impianti di segnalamento e telecomunicazione, le sottostazioni elettriche, il rinnovo della stazione  Bicocca, e la nuova stazione di Motta Sant’Anastasia. Inoltre, saranno realizzate anche tutte le opere civili, stradali e idrauliche e relativi impianti tecnologici di raccordo con le altre reti di trasorto, oltre agli interventi di sistemazione ambientale. Lavori che potrebbero essere celeri dopo la fusione Ferrovie-Anas.

A cura di Salvatore Sbacchis

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