Crollo viadotti. Servono 2,5 miliardi l’anno per la manutenzione se ne spendono solo 450 milioni

In cifre, l'Anas spende circa 500 milioni all’anno, ma ne servirebbero ben 2,5 miliardi per i lavori previsti per manutenzione straordinaria, messa in sicure...

24/04/2017

In cifre, l'Anas spende circa 500 milioni all’anno, ma ne servirebbero ben 2,5 miliardi per i lavori previsti per manutenzione straordinaria, messa in sicurezza e miglioramento di 26.436 km della rete stradale nazionale.

Nel Piano 2016-2020 della società, con un piano di 23,5 miliardi di euro, di cui 16 disponibili, si prevede una spesa media di 1,04 miliardi l'anno.

La spesa effettiva ad oggi, anche se doppia rispetto agli anni scorsi, nel 2016 è stata di 450 milioni di euro, e si prevede di portarla a 5-600 milioni nel 2017.

A conti fatti per la manutenzione straordinaria della rete stradale italiana si spendono  450-500 milioni l'anno, mentre la cifra occorrente secondo stime si dovrebbe aggirarsi attorno a cinque volte tanto.

Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio,  il suo precedessore Maurizio Lupi, e il presidente Anas Gianni Armani, stanno intanto  cercando di sbloccare alcuni iter per le opere, tra cui il contratto di programma 2016-2020  bloccato da mesi.

Per quest'anno il piano industriale Anas prevedeva di salire a 650 milioni e a 1,1 miliardi nel 2018, ma il ritardo nell'approvazione del Contratto 2016-20 sta rallentando la “macchina” della manutenzione.

Per il Piano 2016-20 gli investimenti saranno di 5,2 miliardi di manutenzione straordinaria, e altri 5,3 per potenziamenti strutturali.

In Italia, durante gli ultimi decenni  . sostiene Matteo Ignaccolo, presidente dell'Associazione italiani ingegneri del traffico al Sole 24 ore - si è investito poco nella manutenzione”. “Il problema - aggiunge Ignaccolo - è anche dovuto al traffico merci pesanti quasi tutto su gomma, con strade, ponti e viadotti, sottoposti a iper sollecitazioni che ne accelerano l'usura”.

Nel caso di Fossano - per Massimo Mariani, consigliere nazionale Ordine degli Ingegneri - è difficile sospettare che dopo 27 anni il cemento sia stato provocato da un problema costruttivo, se no il ponte sarebbe crollato molto tempo prima, anche per via di alterazioni non prevedibili ma che bisogna sempre mappare".

Ed quello che sta facendo Anas - spiega Fulvio Soccodato, direttore Manutenzione Anas - grazie ai "cantonieri" coi quali mappiamo il fabbisogno di manutenzione quali strade e altro”. Secondo la mappatura fornita per il 2016 il fabbisogno quinquennale per la manutenzione delle strade è di 12,5 miliardi di euro, togliendo le opere già fatte e aggiungendone altre.

A questo punto, è rilevante il lavoro dei cantonieri, che si prevede aumenteranno di altre 900 unità nei prossimi anni attraverso le assunzioni sbloccate dal Milleproroghe 2017.

Per il 2018 la spesa prevista è di 1,1 miliardi, meno rispetto al bisogno di 2,5 miliardi l'anno. La priorità sarà data alle messe in sicurezza dei viadotti attraverso interventi già finanziati.

A restare indietro, e fanalino di coda, sarà una quota dei “miglioramenti” e potenziamenti delle strade.

A cura di Salvatore Sbacchis

© Riproduzione riservata