Da Fondazione Inarcassa le proposte per l’internazionalizzazione di ingegneri e architetti

“Gli ingegneri e gli architetti italiani, così come le PMI, sono molto richiesti in tutto il mondo anche se, a causa della ridotta dimensioni delle loro stru...

13/04/2017

Gli ingegneri e gli architetti italiani, così come le PMI, sono molto richiesti in tutto il mondo anche se, a causa della ridotta dimensioni delle loro strutture professionali, difficilmente riescono a competere sul mercato internazionale”.

Queste le parole del Presidente di Fondazione Inarcassa, braccio destro operativo di Inarcassa (Cassa di Previdenza di Architetti e Ingegneri), Andrea Tomasi, a margine dell’iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dal titolo “La Farnesina incontra le imprese” al fine di promuovere l’internazionalizzazione del sistema imprenditoriale e a cui ha partecipato il Ministro dell'Interno Angelino Alfano.

All'evento è intervenuto come rappresentante delegato dalla Fondazione Fondazione il Dott. Roberto Corciulo della IC&Partners che ha illustrato al Ministro un piano di attività volte ad agevolare i singoli studi specialistici all’estero: “network di questo tipo non solo permettono di incrementare le occasioni di lavoro fuori dal Bel Paese, ma altresì di potenziare quelle esistenti, riallacciando da un lato i rapporti con i professionisti del settore che operano già fuori dai confini italiani e, dall’altro lato, assicurando agli espatriati di rientrare o quantomeno di collaborare fattivamente con i colleghi nazionali attraverso sinergie necessarie a ottimizzare le performance lavorative”.

Le richieste formulate al Minitro Alfano hanno riguardato la necessità di accogliere le categorie professionali più direttamente interessate (Commercialisti, Avvocati, Ingegneri-Architetti) come uditori alle riunioni della cabina di regia MAE-MISE e dare possibilità anche ai professionisti di creare reti di impresa e/o consorzi al fine di permettere la formazione di aggregazioni interdisciplinari specializzate sui temi dell’internazionalizzazione.

Superfluo poi - afferma Andrea Tomasi - rimarcare il notevole sforzo che le categorie appartenenti a tale comparto (come in quello delle PMI) devono affrontare per adeguarsi velocemente alle aspettative del mercato, dedicandosi a tutti quegli aspetti – anche burocratrici – per essere sempre aggiornate e affrontare i repentini cambiamenti. A fronte di questo enorme dispendio di energie è quindi importante che anche i servizi professionali, scientifici e tecnici, che desiderano affrontare il mercato estero, siano condotti lungo percorsi in grado di garantire conoscenze e opportunità. Assicurazioni, queste ultime, ottenibili solo se i nostri professionisti saranno considerati attori attivi nei processi d’internazionalizzazione”.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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