A partire dal prossimo 1 gennaio 2007 gli ordini professionali
dovranno adeguarsi al D.L. Bersani.
Molti ordini professionali sono già in regola e altrettanti stanno
predisponendo gli ultimi ritocchi ai codici deontologici anche
perché, nel caso di mancato adeguamento entro i termini, la regola
normativa prevede che le norme in contrasto contenute nei codici
deontologici sono considerate nulle per legge.
Ma ecco in sintesi il punto della situazione per le diverse
categorie professionali.
- Agrotecnici. Il loro codice deontologico è già in regola
con le disposizioni del D.L. Bersani in quanto non hanno un
tariffario e la pubblicità è già considerata libera.
- Architetti. Il Consiglio nazionale ha in corso di
definizione le opportune modifiche che, comunque, verranno
effettuate rispettando le opportune scadenze.
- Avvocati. Stanno lavorando ad un testo che presenteranno
come bozza di codice al prossimo Consiglio nazionale del 14
dicembre, per far sì di essere in regola entro il 31 dicembre.
- Chimici. Le ultime modifiche da deliberare verranno
effettuate il prossimo 15 dicembre.
- Consulenti del lavoro. I necessari ritocchi saranno
messi a punto il prossimo 20 dicembre al Consiglio nazionale.
- Dottori e ragionieri commercialisti. Nulla da modificare
in quanto il loro codice deontologico è già in regola con le
disposizioni del D.L. Bersani.
- Ingegneri. Il Consiglio nazionale ha già adeguato il
codice deontologico provvedendo ad inviare le opportune modifiche a
tutti gli ordini territoriali.
- Periti Industriali. Questa settimana verranno deliberati
i cambiamenti, seppur marginali, in quanto il codice deontologico
era già allineato al D.L. Bersani.
- Geometri. Il 19 dicembre prossimo verranno apportate le
necessarie modifiche al codice deontologico; tali modifiche si
configurano come marginali in quanto lo scorso anno era stato
adottato un nuovo codice già in linea con il D.L. Bersani: unico
aspetto da ricontrollare è quello relativo alle tariffe.
- Notai. Le modifiche verranno apportate entro i
termini.
- Veterinari. La Federazione nazionale dell’ordine aveva
già provveduto a novembre scorso ad abrogare le tariffe minime ed a
consentire la pubblicità dei servizi e dei costi.
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