Roma rende omaggio a Giovanni Battista Piranesi. Sarà aperta al
pubblico, fino al 25 febbraio 2007 presso il Museo del Corso, la
mostra dal titolo
“La Roma di Piranesi. La città del Settecento
nelle Grandi Vedute”, incentrata sulla serie delle vedute della
città pubblicate durante il corso della sua vita dell'artista
veneziano. La serie completa delle "Vedute" propone al visitatore
tavole di straordinaria freschezza, sicuramente tra le primissime
tirate dal maestro, che provengono dalla famiglia dei Duchi di
Wellington.
La mostra è articolata in diversi itinerari che offrono una visione
globale, complessa e affascinante della città del Settecento. La
grande capitale cosmopolita è ritratta come meta del Grand Tour, ma
anche come metropoli moderna modello per le grandi città europee,
centro di riflessione sulla storia e il luogo privilegiato di
incontro di artisti, intellettuali e aristocratici di tutta
Europa.
Nelle tavole di Piranesi si legge lo studio appassionato della
grandezza di Roma nella magnificenza dei suoi monumenti antichi,
nella ricchezza della città pontificia medievale, rinascimentale e
barocca. Durante tutta la sua vita Piranesi riproduce scorci e
monumenti, offrendo della città quell’immagine che per secoli ha
affascinato e ancora oggi continua ad influenzare l’immaginario
collettivo.
Le sezioni della mostra, intorno al nucleo delle collezioni dei
duchi di Wellington, propongono numerosi capolavori provenienti da
diverse collezioni pubbliche e private. Sono degni di una nota
particolare alcuni straordinari disegni piranesiani esposti a Roma
per la prima volta, dipinti inediti di Giovanni Paolo Pannini,
sculture, modelli architettonici.
Una sezione speciale è dedicata a Piranesi incisore, editore e
mercante di stampe: spicca a questo proposito la presentazione di
un prezioso taccuino giovanile, concesso per la prima volta in
prestito ed esposto al pubblico. Nel “Taccuino di Modena” disegni,
appunti, schizzi e note permettono di entrare nei processi creativi
del genio piranesiano.
Un’altra sezione è dedicata a Piranesi architetto, nel confronto
con le grandi realizzazioni promosse dai papi per il rinnovamento
di Roma come città moderna, tra cui il porto di Ripetta, Piazza di
Spagna, Fontana di Trevi, Sacrestia di San Pietro, San Giovanni in
Laterano e le grandi basiliche ricostruite nel Settecento. Viene
inoltre proposta per la prima volta la ricostruzione multimediale
di progetti architettonici piranesiani non realizzati e di insiemi
decorativi da lui curati e andati distrutti.
La mostra è curata da Mario Bevilacqua e Mario Gori Sassoli; il
comitato scientifico è formato da Claudio Strinati, Soprintendenza
Speciale per il Polo Museale Romano; Mario Bevilacqua, Università
degli Studi di Firenze, Mario Gori Sassoli, Istituto Nazionale per
la Grafica e Alessandro Zuccari, Università degli Studi di Roma “La
Sapienza”.
Il catalogo, pubblicato da Editoriale Artemide, presenta i
contributi di Claudio Strinati, John Wilton-Ely sul grand-tour dei
viaggiatori britannici e la fortuna di Piranesi in Inghilterra,
Marcello Fagiolo sulla iconologia della Roma piranesiana, Francesca
Lui sui rapporti di Piranesi e gli artisti francesi, Mario
Bevilacqua sugli itinerari piranesiani a Roma; l’allestimento della
mostra è curato da Jean Paul Troili.
ROMA, Via del Corso, 320
tel: 0663895746
fax: 0663749204
info@museodelcorso.it
Orario: tutti i giorni 10 – 20. Lunedì chiuso.
Biglietti: Intero- Euro 7,50; Ridotto - Euro 5;
Il Museo del Corso della Fondazione Cassa di Risparmio di Roma
sorge nel centro storico della città, nell'antica via che unisce
due delle più famose piazze di Roma, Piazza del Popolo e Piazza
Venezia, dove si innalzano i solenni palazzi abitati dalle grandi
famiglie romane e sedi di alcune delle istituzioni più antiche e
prestigiose di Roma.
Per raggiungere il "Museo del Corso" è possibile servirsi dei
seguenti mezzi di trasporto pubblico:
METROPOLITANA: linea A - uscita Spagna
AUTOBUS: 52 - 53 - 58 - 61 - 71 - 85 - 160 (P.zza
S. Silvestro), oppure 81 - 492 - 590 - 628
(Via Tomacelli - Via del Corso). |
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