MATERIA D’INSEGNAMENTO NELLE SCUOLE

03/01/2007

Novità a scuola: la sicurezza verrà inserita come materia di insegnamento nei programmi scolastici e nei percorsi di formazione.
Il tutto è previsto dallo schema di disegno di legge contenente la delega al governo per l’emanazione del testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e sicurezza sul lavoro inviato dai sottosegretari Montanino e Patta alle organizzazioni sindacali.

Il testo del disegno di legge prevede proprio una riforma delle disposizioni legislative in vigore e concede al governo 12 mesi per l’emanazione di appositi decreti “per il riassetto e la riforma delle disposizioni vigenti in materia di salute e di sicurezza dei lavoratori”.
Le nuove norme dovranno garantire l’applicazione della disciplina in materia di salute e sicurezza sul lavoro a tutti i lavoratori, indipendentemente dal contratto applicato, sia esso autonomo o subordinato, che sia stipulato con il datore di lavoro o con il committente, prevedendo misure di tutela particolari per determinate categorie di lavoro.
Quest’ultimo punto, però, dovrà essere esplicato maggiormente in una fase successiva.

Le nuove norme, inoltre, cercheranno di focalizzare ancor di più l’efficacia del coordinamento degli interventi di protezione e prevenzione dei rischi nei contratti di appalto o di opera, anche per mezzo di meccanismi che consentano di valutare l’idoneità tecnico-professionale delle imprese. Il rispetto delle norme di sicurezza e salute sul lavoro, poi, sarà un elemento vincolante per l’accesso ad agevolazioni, finanziamenti e contributi: una rivoluzione del settore!

Analizzando, poi, il punto di vista strettamente operativo, il disegno di legge prevede una ulteriore semplificazione degli adempimenti formali: revisione delle figure professionali con particolare riferimento al rappresentante per la sicurezza territoriale, rivisitazione delle funzioni degli organismi paritetici e dei comitati regionali di coordinamento, individuazione di appositi codici di condotta per orientare tutti i soggetti interessati.

Novità anche per le sanzioni che dovranno tenere in considerazione le responsabilità e le funzioni svolte da ciascun soggetto: reclusione da uno a sei mesi e ammende da 10 a 40 mila euro.

La riforma, infine, incentiverà la cultura, con il finanziamento degli investimenti in materia di salute e sicurezza delle piccole e medie imprese e l’inserimento di un insegnamento specifico nei programmi scolastici, universitari e nei corsi di formazione.

A cura di Paola Bivona


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