L’
Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza sul
Lavoro (ISPESL) ha recentemente pubblicato sul proprio sito le
“
Linea guida per la scelta, l'uso e la manutenzione dei sistemi
collettivi di protezione dei bordi”.
La guida, a carattere non vincolante, ha lo scopo di fornire un
indirizzo per l’individuazione e l’uso dei sistemi collettivi di
protezione dei bordi che sono costituiti da parapetti provvisori,
reti di sicurezza o da sistemi combinati (parapetti provvisori e
reti di sicurezza integrati fra loro con l’obiettivo di fornire una
metodologia per la valutazione del rischio di caduta dall’alto e/o
di urto contro il sistema di protezione dei bordi.
I lavori in cui possono trovare impiego i criteri individuati
dall’Ispesl sono tutti quelli effettuati su:
- solai;
- tetti;
- viadotti;
- ponti;
- scavi e sbancamenti,
con la precisazione che l’individuazione del sistema collettivo di
protezione dei bordi più adatto dipende sempre dalle sue
caratteristiche intrinseche e dal tipo di attività che vi si andrà
ad esercitare prestando, anche particolare attenzione alle
caratteristiche strutturali dell’opera da proteggere che deve
sopportare, tra l’altro, i carichi trasmessi ad essa, attraverso i
necessari ancoraggi, dal sistema di protezione dei bordi
utilizzato.
Le line guida trattano sono suddivise in capitoli che trattano in
progressione:
- i riferimenti normativi;
- le definizioni;
- la valutazione del rischio;
- la classificazione;
- la descrizione;
- i requisiti genrali;
- la scelta;
- l’uso;
- l’ipezione;
- la manutenzione;
- il deposito e trasporto.
In riferimento alla classificazione, i sistemi di protezione dei
bordi possono essere suddivisi nelle seguenti tre tipologie:
- Parapetti provvisori da utilizzare come dispositivi di
protezione collettiva aventi funzione di impedire la caduta
dall’alto del lavoratore dalle superfici di lavoro – piane o
inclinate – e/o di ridurre il livello di energia trasmesso al
lavoratore nell’urto contro il sistema stesso nelle superfici di
lavori inclinate.
- Reti di sicurezza da utilizzare come dispositivi di
protezione collettiva di arresto cduta aventi funzione di impedire
e/o ridurre gli effetti della caduta dall’alto del lavoratore in
maniera tale che non si verifichino danni sul corpo umano.
- Sistemi combinati costituiti da parapetti provvisori e
reti di sicurezza integrati fra loro da utilizzare nelle situazioni
in cui le singole protezioni non riescono ad eliminare il rischio o
a ridurlo ad un livello accettabile.
La scelta della tipologia da adottare in una specifica
realizzazione dipende dalla combinazione del rischio di caduta
dall’alto e di urto contro il sistema stesso che si vuole eliminare
e/o ridurre e deve essere effettuata dopo la valutazione del
rischio; la scelta è legata anche alle modalità con cui si effettua
la realizzazione, alla sua tipologia ed alle sue
caratteristiche.
La scelta più idonea al un singolo lavoro, deve avvenire in base a
fattori che dipendono dalla tipologia di intervento (costruzione,
demolizione, manutenzione) e dalla possibilità di realizzare le
strutture di ancoraggio predisponendo i punti di attacco e
fissaggio del parapetto e la tipologia degli stessi.
Nelle line guida, per ultimo, vengono trattati gli importanti
capitoli relativi all’uso in sicurezza dei sistemi collettivi di
protezione, all’Ispezione prima del montaggio, dopo lo smontaggio e
durante l’uso ed alla manutenzione.
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