È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di ieri (G.U. n.18 del
23/01/207) un comunicato del Consiglio Nazionale dei Geometri
recante
Approvazione del codice di deontologia professionale dei
geometri.
Il codice di deontologia professionale dei geometri approvato con
delibera il 22 novembre dello scorso anno, contiene le modifiche
apportate ai sensi della Legge Bersani.
br> Il codice deontologico risponde alla finalità di
individuare, seppur in modo non esaustivo, la condotta a cui i
professionisti devono conformarsi allo scopo di rispettare i
principi generali di etica professionale.
L'obiettivo che si intende raggiungere, mediante la predisposizione
del codice deontologico nazionale, è quello di fornire un quadro
unitario di regole di riferimento per l'intera categoria.
Il presente articolato si compone di 28 articoli suddivisi nei
seguenti cinque titoli:
- Titolo I: Dei principi generali;
- Titolo II: Della condotta;
- Titolo III: Della prestazione;
- Titolo IV: Sanzioni disciplinari;
- Titolo V: Disposizioni finali.
In particolare, il
Titolo I si compone di due sezioni, la
prima attiene al dovere di osservanza delle regole deontologiche da
parte del professionista, mentre la seconda riguarda le modalità di
svolgimento della prestazione intellettuale.
Il
Titolo II si compone di sei sezioni dedicate alla
condotta che il geometra deve osservare nell'esercizio della
professione con riferimento specifico all'aggiornamento
professionale, alla concorrenza ed alla pubblicità; particolare
rilievo è inoltre attribuito ai rapporti professionali tra il
geometra e gli altri soggetti appartenenti alla categoria: i
colleghi, il consiglio del collegio, i praticanti.
Il
Titolo III è dedicato agli aspetti della prestazione
professionale che attengono ai rapporti con i soggetti terzi,
estranei alla categoria, sia con riferimento alla clientela, poiché
la prestazione costituisce oggetto di un rapporto fiduciario, sia
con riguardo ad uffici ed enti nonché ad altre categorie
professionali, con i quali il geometra abitualmente si
confronta.
Il
Titolo IV è riferito alle sanzioni disciplinari previste
dall'ordinamento professionale, mentre il
Titolo V sancisce
le disposizioni interpretative e finali del presente codice
deontologico.
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