Il tribunale di Milano su ricorso della società “Vitra Patente AG”
lo scorso 28 novembre 2006 ha riconosciuto alla “Panton Chair” e la
“lampada Arco” la qualifica di opera tutelata dal diritto
d’autore.
La lampada Arco è stata ideata dal designer Achille Castiglioni nel
1962 e la “Panton Chair” è la celebre sedia creata da Vernier
Panton nel 1959.
Un provvedimento unico nel suo genere che, ovviamente, produrrà i
suoi effetti nel settore e che darà un grosso colpo all’industria
della contraffazione.
Un notevole progresso rispetto, ad esempio, a quanto già accaduto
alla famosa “chaise longe” di Le Corbusier, la cui protezione del
diritto d’autore è stata più volte negata.
La decisione, quindi, costituisce un notevole passo avanti
nell’ambito del design che, fino ad oggi, non ha ottenuto la sua
posizione di primato proprio in patria.
Prima dell’entrata in vigore del decreto legislativo n. 95/2001, di
recepimento della Direttiva n. 98/71/Ce, al design veniva
riconosciuta tutela giuridica solo se oggetto di registrazione di
brevetto o se il valore artistico fosse scindibile dal carattere
industriale del prodotto. Il che, non accadeva quasi mai (si pensi,
come già detto, alla famosa “chaise longe” di Le Corbusier alla
quale proprio tale diritto è stato negato).
Il tribunale di Milano, oggi, si discosta da queste posizioni,
affermando che la sussistenza del valore artistico di un’opera di
design non viene meno per il carattere industriale del prodotto
perché, proprio in quella industrialità si consolida lo stesso
nella collettività.
Il tribunale afferma: “il valore artistico del design sussiste
tutte le volte in cui l’opera abbia caratteristiche tali da
suscitare un apprezzamento sul piano estetico che prevalga su
quello funzionale del prodotto. Il parametro di selezione diviene
quindi la percezione del consumatore ed il design merita la
protezione del diritto d’autore quanto l’opera possieda
caratteristiche estetiche tali da giustificare esse sole l’acquisto
del prodotto, indipendentemente da considerazioni attinenti alla
funzionalità o alla convenienza del prezzo”.
Il caso della “Panton Chair” è proprio conforme a quanto detto: la
circostanza che molti musei d’arte contemporanea la includano nella
loro collezioni conferma che l’opera ha un chiaro significato e
valore esteso ad un pubblico più ampio degli esperti di design.
La “Panton Chair” “ha assunto nel tempo un proprio valore di
raffigurazione estetica di concezioni artistiche più generali, di
fatto ormai trascendenti la semplice natura di oggetto di
arredamento cui la sua funzione originaria la relegava, in quanto
anticipatrice dei tempi e delle modalità espressive della pop art e
capace di riassumere in sé le tendenze di rottura degli anni ’60 in
uno stile fortemente individuale del suo autore”.
La “lampada Arco”, invece, rappresenta “una delle espressionipiù
rilevanti delle concezioni progettuali ed estetiche del design
italiano del dopoguerra”.
E ciò e molto interessante anche per quanto concerne la durata
della tutela: secondo il codice di proprietà intellettuale,
infatti, la tutela del diritto d’autore rientrava per tutta la vita
dell’autore e fino al venticinquesimo anno dopo la sua morte.
Anche per i disegni, poi, vale lo stesso trattamento: il decreto
legislativo n. 95/2001 ha incluso nella legge sul diritto d’autore
le opere del design industriale che presentino di per sé carattere
creativo e valore artistico e siano riconoscibili dal punto di
vista culturale.
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