Con la Circolare n. 1 del 3/1/2006, l’Agenzia del Territorio, con
lo scopo di risolvere alcuni dubbi interpretativi sorti in merito
all’applicazione dell’articolo 1, comma 336, della legge 30
dicembre 2004, n. 311 (Legge finanziaria 2005) chiarisce per quali
fattispecie deve essere predisposto il documento di aggiornamento
catastale Docfa e vengono introdotte nuove disposizioni per
favorire la semplificazione procedurale e contenere i costi
sostenuti dagli utenti.
Il documento interviene per fornire ai Comuni chiarimenti in merito
alle procedure per il riclassamento catastale degli immobili, in
attuazione dell'art. 1, comma 336, della legge 30 dicembre 2004, n.
311 (Legge Finanziaria 2005).
Gli interventi contenuti nel Testo unico in materia di edilizia di
cui all’articolo 3 del DPR 380/2001, sono stati suddivisi tra
quelli che possono influire sul classamento per i quali è
necessario presentare l’atto di aggiornamento Docfa e quelli che,
al contrario, non necessitano di tale adempimento.
Nel caso di planimetria presente al catasto, quando le
caratteristiche mutate dell’immobile incidono sulla rendita ma non
sulla consistenza, ovvero non comportano mutamenti nella
rappresentazione grafico-planimetrica dell’unità immobiliare è
possibile allegare al file Docfa una copia della planimetria già
presente in catasto.
Per ultimo è possibile effettuare il frazionamento o la fusione di
più unità immobiliari con contestuale cambio di destinazione d’uso
delle unità immobiliari derivate, quando le due variazioni
avvengono effettivamente in maniera simultanea.
La circolare n. 10 del 04/08/2005 dell’Agenzia del territorio ha
emanato le prime direttive in merito alle disposizioni contenute
nell’art. 1, comma 336, della legge n. 311/2004, e successivamente,
sulla scorta dei criteri già delineati con determinazione del
Direttore dell’Agenzia del 16 febbraio 2005, pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale n. 40 del 28/02/2005, è stata fornita una
dettagliata elencazione degli interventi edilizi che richiedono
l’espletamento degli adempimenti previsti dal citato comma.
In merito il documento esplica ulteriormente gli interventi con
l’ausilio dell’allegato A contenente le definizioni degli
interventi edilizi di cui all’art.3 del D.P.R. 380/2001 e
dell’allegato B, contenente l’elencazione e la descrizione delle
tipologie di interventi che comportano l’obbligo dell’aggiornamento
catastale e di quelle che, invece, appaiono ininfluenti a tal fine.
© Riproduzione riservata