APPROVAZIONE DEFINITIVA

14/02/2007

“La ritualità della proroga degli sfratti si è consumata una volta ancora, in spregio ad ogni diritto della proprietà ed anche ad ogni diritto quesito riguardante contratti in corso e legittimamente stipulati, con una violenza che mai prima d’ora si era manifestata.
Siamo in presenza del 21° provvedimento di blocco nel solo periodo che ci separa dalla legge dell’equo canone, e del provvedimento vincolistico più ampio – per durata ed estensione territoriale – degli ultimi trent’anni. Che alla sua approvazione abbiano concorso anche forze che pure dicono di ispirarsi a principii liberali e di difesa della proprietà, è un segno dei tempi e – in particolare – della confusione che regna sovrana in questo momento nel quale i principii cedono regolarmente il passo ad esigenze, o ad opportunità, contingenti”.
Ecco il commento del presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani riguardo al disegno di legge sul blocco degli sfratti approvato dal Senato nei giorni scorsi e definitivamente trasformato in legge 8 febbraio 2007, n. 9 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 37 di oggi 14 febbraio 2007

Il Senato, infatti, ha approvato in via definitiva un nuovo blocco degli "sfratti", il provvedimento più ampio degli ultimi 30 anni.
Il blocco sarà esecutivo il giorno successivo alla data di pubblicazione della legge relativa sulla Gazzetta ufficiale (a meno di termine differente) e riguarderà le esecuzioni di rilascio di immobili abitativi per finita locazione nelle parti del territorio nazionale indicate nel provvedimento. Il provvedimento dispone la sospensione per 8 mesi dell’esecuzione degli sfratti per termine di locazione (sono esclusi quelli per morosità) per conduttori con reddito lordo annuo inferiore a 27.000 euro, con nucleo familiare ("rapporto dotato di un grado di stabilità e continuità tale da consentire di definirlo, a prescindere da relazioni di coniugio, parentela o affinità, come afferente ad un «nucleo familiare»") comprendente over 65 anni, figli a carico (riferimento al D.P.R. n. 917/1986), malati terminali o portatori di handicap con invalidità oltre il 66%, residenti nei Comuni capoluogo di provincia, o in quelli con esso confinanti, nonchè nei Comuni classificati ad alta tensione abitativa (vedi file allegato). I conduttori, inoltre, non dovranno possedere altra abitazione adeguata al nucleo familiare nella regione di residenza.
Per assicurazioni, banche ed istituti previdenziali, la sospensione durerà 18 mesi dall’entrata in vigore della legge.

Sono previsti benefici fiscali (esenzione o riduzione ICI) per i proprietari degli immobili locati ai conduttori che versano in situazione di disagio e interessati dalla proroga della locazione.

La sospensione delle esecuzioni scatterà previa esibizione della raccomandata A.R. con la quale i conduttori abbiano inviato l'autocertificazione nella quale abbiano dichiarato la sussistenza dei requisiti richiesti per la sospensione delle esecuzioni.
Resta fermo il fatto che i locatori potranno contestare la sussistenza dei requisiti ai locatari attraverso ricorso al giudice che deciderà in merito.
Durante il periodo di sospensione, i conduttori dovranno corrispondere – oltre all’Istat e agli oneri accessori – un canone maggiorato del 20 per cento; la sospensione decadrà immediatamente nel caso di morosità nei pagamenti dovuti, salvo sanatoria avanti il giudice.

Il decreto legge oltre alla sospensione degli sfratti prevede anche l’immediata attivazione di un programma straordinario di edilizia residenziale pubblica, articolato in tre annualità, da presentare ai ministeri delle Infrastrutture, della Solidarietà sociale e delle Politiche per la famiglia.
Contemporaneamente, entro due mesi dall’entrata in vigore della legge, il ministero delle Infrastrutture dovrà definire un programma nazionale contenente le regole generali per la programmazione regionale di realizzazione di alloggi “sociali”, le proposte normative in materia fiscale per la normalizzazione del mercato immobiliare e la stima delle risorse necessarie per l’attuazione degli interventi.

A cura di Paola Bivona


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