RINVIO SI, RINVIO NO, EMENDAMENTO AL SENATO

15/02/2007

Nella discussione, in atto al Senato relativa alla Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 dicembre 2006, n. 300, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative la Commissione ha proposto l’emendamento 3.13 che è stato successivamente approvato in aula e che di fatto ripropone il rinvio dell’entrata in vigore delle norme tecniche al 31 dicembre 2007.

Il testo dell’emendamento, proposto dalla Commissione ed approvato ieri 14 febbraio, consiste nell’aggiungere dopo il comma 4, il comma 4-bis, il cui testo è il seguente: 4-bis. Il termine di cui al comma 2-bis dell’articolo 5 del decreto legge 28 maggio 2004, n. 136 convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1 della legge 27 luglio 2004, n. 186, è prorogato al 31 dicembre 2007. Alle Amministrazioni aggiudicatrici che, ai sensi del predetto comma, abbiano affidato lavori o avviato progetti definitivi o esecutivi, avvalendosi della facoltà di applicare la normativa previgente sulla medesima materia di cui alle leggi 5 novembre 1971, n. 1086 e 2 febbraio 1974, n. 64, e relative norme di attuazione, le precedenti norme tecniche continuano ad applicarsi fino alla data di intervenuto collaudo.

Sembra, quindi, che la telenovela stia per terminare con buona pace di tutti e che le sollecitazioni giunte dai rappresentanti di Regioni ed Associazione nazionale Comuni italiani in seno alla Commissione di monitoraggio delle Norme tecniche istituita ai sensi dell’art. 2 dello stesso D.M. 14/9/2005 hanno inviato alla Regione Umbria (Referente Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio), all’A.N.C.I. e all’Ing. Marcello Mauro Presidente del Consiglio Superiore dei LL.PP. con cui viene precisato che La situazione relativa all’attuazione delle Norme tecniche per le costruzioni resta però quanto mai critica e tale da richiedere comunque un intervento legislativo urgente sul piano nazionale, abbiano sortito il loro effetto.

Ricordiamo, comunque che la proroga era stata prima approvata dal Consiglio dei Ministri del 22 dicembre 2006, successivamente non inserita nel testo definitivo del Decreto-Legge cosiddetto “Milleproroghe” per motivazioni non note e per ultimo inserita in un emendamento del Governo non approvato alla Camera dei deputati.

A cura di Paolo Oreto


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