Gli edifici per i quali sia verificato il mancato rispetto dei
valori limiti dettati dal D.P.C.M. 05/12/1997 (Determinazione dei
requisiti acustici passivi degli edifici) devono essere risanati
attraverso appropriati interventi tecnici di adeguamento, al fine
di rendere la destinazione degli edifici idonea al loro uso.
Nella seduta del 25 luglio scorso, il Senato ha, infatti, approvato
il maxiemendamento interamente sostitutivo del ddl n. 1541 di
conversione in legge del
decreto-legge n. 91/2014 in materia
di competitività, sul quale il Governo aveva posto la questione di
fiducia. Il testo è stato inviato alla Camera ed assegnato alle
Commissioni riunite VIII Ambiente e X Attività Produttive.
Tra le disposizioni inserite all'interno del maxiemendamento,
segnaliamo l'
art. 12 - bis recante
"Requisiti acustici
passivi degli edifici", composto da 3 commi.
Il
comma 1 prevede che ai fini della puntuale applicazione
della disciplina contenuta nel D.P.C.M.05/12/1997 relativa ai
requisiti acustici passivi degli edifici, per gli edifici in cui
sia rilevato in via giudiziaria il mancato rispetto dei valori
limite dettati dalla normativa, è fatto obbligo di effettuare il
risanamento attraverso appropriati interventi tecnici di
ade-guamento, al fine di rendere la destinazione degli edifici
idonea al loro uso.
Il
comma 2 prevede che l'obbligo ad adempiere alla suddetta
azione di risanamento è posto a carico prioritariamente del
costruttore o venditore che provvede direttamente, e a suo carico,
alle opere idonee alla soluzione delle carenze acustiche rilevate.
In via sostitutiva tale obbligo è trasferito all'acquirente al
quale è garantita la totale copertura finanziaria da parte del
costruttore o venditore a seguito di accordo tra le parti e di
presentazione di idonea documentazione giustificativa che evidenzi
sia il raggiungimento degli obiettivi di risanamento sia le risorse
finanziarie associate.
Il
comma 3, infine, prevede che ai fini dell'accertamento
strumentale del rispetto dei valori limite di legge sia ammessa una
tolleranza di 3 dB (decibel) dei valori limite contenuti nel
D.P.C.M.05/12/1997. L'accertamento giudiziale del mancato rispetto
dei valori limite dei requisiti acustici passivi degli edifici
dovrà contemplare una stima del costo massimo ammissibile relativo
agli interventi di risanamento acustico da eseguire.
Se tali modifiche saranno approvate anche dalla Camera, si prevede
la nascita di nuovi contenzioni tra privati.
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