Ieri 8 marzo la Banca centrale Europea ha comunicato il primo
aumento dei tassi per il 2007; scorso il
Consiglio direttivo
della Banca centrale europea ha adottato le seguenti decisioni
di politica monetaria:
- il tasso minimo di offerta sulle operazioni di
rifinanziamento principali dell’Eurosistema è innalzato di 25 punti
base, al 3,75%, a decorrere dall’operazione con regolamento
il 14 marzo 2007;
- il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento
marginale è innalzato di 25 punti base, al 4,75%, con effetto dal
14 marzo 2007;
- il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale è
innalzato di 25 punti base, al 2,75%, con effetto dal 14 marzo
2007.
L’ultimo aumento fa seguito ai quattro aumenti decisi nel 2006 che
avevano portato il tasso dal 2,50% al 3,50%.
Il presidente Jean-Claude Trichet ha assicurato continuerà ”ad
agire in modo fermo e puntuale. Giudicherà e poi farà quanto
ritiene necessario per assicurare la stabilità dei prezzi” ed ha
continuato precisando che la decisione di ritoccare al rialzo il
costo del denaro è stata presa dal consiglio direttivo
all’unanimità: ”Non c’è stata nessuna discussione su un possibile
aumento di 50 punti base'”, ha precisato Trichet, osservando come
la Bce ha deciso di intervenire per contrastare i rischi sui
prezzi. Proprio sul fronte dell’inflazione, la Bce ha reso note le
nuove stime 2007 e 2008. Per quest’anno la previsione è stata
rivista al ribasso all’1,8% dal 2% di dicembre scorso. Per il 2008,
invece, le previsioni sono state rialzate, dall’1,9% al 2%. Con
l’aumento di ieri riporta il costo del denaro viene riportato al
livello del settembre 2001, ai tempi degli attacchi terroristici
alle Torri Gemelle ed i tassi dal 2001 ad oggi sono quelli
riportati nella seguente tabella:
11 Maggio 2001 |
4,50% |
31 Agosto 2001 |
4,25% |
18 Settembre 2001 |
3,75% |
9 Novembre 2001 |
3,25% |
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6 Dicembre 2002 |
2,75% |
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7 Marzo 2003 |
2,50% |
6 Giugno 2003 |
2,00% |
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6 Dicembre 2005 |
2,25% |
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8 Marzo 2006 |
2,50% |
15 Giugno 2006 |
2,75% |
9 Agosto 2006 |
3,00% |
11 Ottobre 2006 |
3,25% |
13 Dicembre 2006 |
3,50% |
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14 Marzo 2007 |
3,75% |
L’immediata conseguenza dell’aumento deciso dalla Banca centrale è
la modifica dei mutui a tasso variabile e con sette aumenti da
gennaio 2005 non si può stare allegri.
Da allora ad oggi, secondo i calcoli dell’Adusbef - l’associazione
a difesa degli utenti bancari, finanziari, postali e assicurativi -
per un finanziamento ventennale da 200mila euro a tasso variabile
(passato quindi dal 3,86% al 5,61%) si pagano 191 euro in più al
mese, pari a 2.300 euro in più all’anno.
Di poco inferiore l’aggravio per chi ha stipulato un mutuo
decennale, che oggi si trova a pagare circa duemila euro all’anno
in più rispetto alla cifra fissata solo 15 mesi fa: la rata
mensile, infatti, è aumentata di quasi 170 euro.
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