Moratti e Moretti firmano l’accordo sulla destinazione urbanistica
delle aree dismesse delle Ferrovie dello Stato a Milano: 1 milione
di mq verrà ricavato da tali dismissioni delle quali quasi la metà
sarà destinata a verde.
Ed i ricavi ottenuti dalle dismissioni verranno investiti nel
trasporto pubblico ferroviario metropolitano.
E’ un passo molto importante che si pone come punto di operatività
dall’accordo quadro del lontano luglio 2005. Il nuovo accordo
definisce la destinazione urbanistica delle aree ferroviarie
dimesse del comune di Milano unitamente al potenziamento del
sistema ferroviario locale a sostegno della mobilità ordinaria.
Le aree interessate sono:
- area dello scalo Farini, di circa 500 mila mq;
- area dell’ex scalo merci di Milano Porta Romana, di circa 220
mila mq;
- area della stazione di Milano Porta Genova, di 100 mila mq;
- area dell’ex scalo merci di Lambiate, di circa 50 mila mq;
- ex area di Milano San Cristoforo, di circa 120 mila mq;
- area dell’ex scalo merci di Rogoredo, di circa 30 mila mq;
- area di parte dello scalo Certosa, di circa 30 mila mq.
Il sindaco Letizia Moratti ha dichiarato al proposito: “l’accordo
che abbiamo firmato con le Ferrovie ha due obiettivi: potenziare la
mobilità urbana ed extraurbana attraverso lo sviluppo del trasporto
pubblico dentro e fuori dalla città, il recupero e la
valorizzazione di sette scali ferroviari dimessi per la
realizzazione di verde, servizi e residenze per cittadini”.
Per quanto riguarda la destinazione urbanistica delle aree di
proprietà delle Ferrovie dello Stato, spiega Moretti,
Amministratore Delegato di Ferrovie, “si tratta di grandi aree
inedificate in attesa di ridisegno e nuova destinazione funzionale
all’interno della struttura urbana consolidata”.
Il tutto convoglia su un unico obiettivo: dare linfa vitale al
sistema ferroviario milanese, in riorganizzazione funzionale in
previsione dell’Expo universale del 2015.
Moretti, a tal proposito, dichiara: “il nodo di Milano, nevralgico
del traffico passeggeri e merci italiano ed europeo, ed il suo
potenziamento, sono il fulcro di un sistema di mobilità efficiente
ed ecologicamente sostenibile, a beneficio prima di tutto dei
cittadini”.
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