Sul supplemento ordinario n. 91 alla Gazzetta Ufficiale n. 77 del 2
Aprile 2007 è stata pubblicata la legge 2 aprile 2007, n. 40
recante “
Conversione in legge, con modificazioni, del
decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, recante misure urgenti per la
tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo
sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove
imprese”.
La pubblicazione sulla gazzetta ufficiale dopo che venerdi 30 marzo
il Senato aveva approvato la fiducia alla legge di conversione del
decreto liberalizzazioni con 161 voti favorevoli e 153 no
trasformando definitivamente in legge il provvedimento, già
approvato dalla Camera.
Il pacchetto Bersani aveva ricevuto alla camera 316 sì e 231
no.
Protesta in aula della Lega per la revoca delle concessioni
“Tav”.
“Il cittadino - ha commentato soddisfatto il Ministro - non è più
suddito e le imprese possono aumentare la competitività trattando
per bene i consumatori”.
Su 315 senatori presenti, si sono pronunciati in 314, tutti ad
eccezione del presidente di Palazzo Madama, Franco Marini, che non
partecipa al voto.
Tra i senatori che hanno appoggiato il Decreto sulle
Liberalizzazioni, oltre all’Unione, Marco Follini dell’Italia di
mezzo, Luigi Pallaro indipendente delle circoscrizioni estere, tre
senatori a vita, Scalfaro, Colombo e Montalcini. Quattro i senatori
assenti, Cossiga, Ciampi, Pininfarina e Andreotti.
Giulio Andreotti non ha votato la fiducia ha detto la sua
segretaria “per un improvviso contrattempo”.
Assente pure il presidente della commissione Difesa di Palazzo
Madama Sergio De Gregorio.
Tra le fila della Casa delle libertà assenti due senatori, Alfredo
Mantovano di An e Mauro Libé di Udc.
Soddisfatto il ministro Bersani. “Il Parlamento - ha detto - ha
fatto un grande lavoro, si sta appassionando e penso che si possa
andare avanti. Credo che cominci a passare il messaggio che il
cittadino non è suddito e le imprese potranno aumentare
competitività a patto che trattino per bene i consumatori”.
Tra le misure del provvedimento, la class action, gli interventi
nel settore dell’energia, nei servizi pubblici locali e nella
Pubblica amministrazione l’eliminazione del pagamento dei costi
fissi per le ricariche dei cellulari, la soppressione delle penali
per l’estinzione anticipata o parziale dei mutui sulla prima casa,
il divieto di distribuzione in esclusiva di polizze assicurative su
tutti i rami danni, lo snellimento delle pratiche amministrative
per l’apertura di un’azienda e la liberalizzazione dell’accesso ad
alcune professioni.
Alcuni punti salienti del 'pacchetto Bersani'
Incentivi per la Borsa - La quota di capitale di nuova
formazione sottoscritto da organismi di investimento collettivo
potrà usufruire di una riduzione dell’Ires, che potrà scendere fino
alla soglia del 20 per cento.
Stipendi e pensioni - Incentivi, anche fiscali, per favorire
i pagamenti elettronici da parte della Pa, istituti pensionistici,
banche, assicurazioni. E per stipendi e pensioni si introduce “una
soglia oltre la quale non debbano essere corrisposti in contanti o
con assegni”. Per le pensioni, il ddl punta a far sì che gli enti
previdenziali e assistenziali distribuiscano ai propri iscritti, in
convenzione con le Poste o le banche, carte di pagamento per la
riscossione presso sportelli automatici.
Ferrovie - Si stabilisce la “separazione fra autorità
regolatrice e gestore della rete” (con riferimento ai poteri che
potrebbero andare all’Authority dei Trasporti). Quanto alla
gestione della rete, si apre alla possibilità d'ingresso di
soggetti terzi, fissando un criterio di efficienza.
Servizi aeroportuali - Il ministero dei Trasporti avvierà
un’indagine per verificare il grado di liberalizzazione dei servizi
a terra negli aeroporti civili.
Benzinai - Niente più limiti, in materia di distanze tra i
vari impianti e di parametri numerici per la presenza dei
distributori. E, ancora, via libera alla vendita di prodotti “non
oil”.
Circhi - Le compagnie di giro, i circhi nonché tutti gli
altri “organismi dello spettacolo” dalle attività teatrali a quelle
musicali e di danza conquisteranno il titolo di piccole e medie
imprese, potendo così accedere alle agevolazioni.
Massimo scoperto - Sono nulle le clausole contrattuali in
materia che prevedono una remunerazione a favore della banca per la
messa a disposizione di fondi a favore del cliente.
Intermediazione d’affari - Scompare l’obbligo di iscrizione
a ruoli o elenchi: sarà necessaria solamente la dichiarazione di
inizio di attività ed il possesso dei requisiti professionali
necessari.
Avvio di un’impresa - Tempi più celeri per avviare
un’attività produttiva: basterà una dichiarazione unica che attesti
i requisiti di conformità dell'impianto. Nella relazione al ddl, il
governo sottolinea l’auspicio di arrivare a un testo unico che
abbini le misure proposte dall’Esecutivo con quelle della
cosiddetta pdl Capezzone, alla quale la commissione Attività
produttive della Camera ha già dato il proprio via libera.
Gpl libero - Decade l’obbligo, per chi utilizza il gpl a
fini domestici, di rifornirsi esclusivamente dall’azienda
distributrice che ha installato il serbatoio.
Istituti tecnici e
professionali - Si punta al potenziamento di questi istituti,
quali istituzioni “strutturate organicamente sul territorio
attraverso collegamenti stabili con il mondo del lavoro”.
Trasporti - Si tratta di interventi per il trasporto
pubblico innovativo e in materia di trasporto ferroviario, oltre
che al riordino degli incentivi per l’autotrasporto merci.
Addio al Pra e targhe personalizzate - Sparisce il Pubblico
registro automobilistico. Con questa misura si punta ad eliminare i
costi sostenuti per marche da bollo e diritti di segreteria per le
immatricolazioni e i passaggi di proprietà al PRA ed a tagliare i
costi necessari “a tenere in piedi i due registri”.
Auto personalizzate senza nulla osta - Via libera allo
sviluppo per i settori specializzati in componenti delle auto,
finalizzati ad aumentare le performance, il comfort e la sicurezza
del veicolo. Per le modifiche, infatti, non servirà più il
preventivo nulla osta della casa costruttrice.
Veicoli “truccati” - Si inaspriscono le norme per chi
circola su auto o moto alle quali siano state apportate modifiche
rispetto alle caratteristiche indicate nel certificato di
omologazione e nella carta di circolazione.
© Riproduzione riservata