Concluso a Matera il
XIII congresso nazionale dei geologi
nel quale i rappresentanti di categoria hanno portato avanti
numerose iniziative in tema di
riforma della
professione.
Il tema centrale, infatti, è stato quello definire in maniera
chiara ed inequivocabile, la posizione dei geologi nei confronti
del governo:
difendere la professione è il primo
obiettivo.
Presentato, altresì, il calendario che porterà all’avvio della
raccolta delle firme, per portare in Parlamento la proposta di
legge di riforma delle professioni redatta dal Cup.
Pietro De Paola, presidente del consiglio nazionale ha
dichiarato:
“Portando avanti le nostre iniziative in chiave
ambientale vogliamo anche destare l’attenzione dell’esecutivo che
sta mettendo in atto una politica di repressione nei nostri
confronti. Dall’abolizione delle tariffe fino alla mazzata finale
della riforma delle professioni.
Daremo conto anche del calendario della raccolta firme; ci
riuniremo il 23 maggio a Roma con tutti i referenti per la
vidimazione dei modelli. Ci saranno poi dei nuclei di lavoro che
porteranno avanti l’iniziativa, fino a inviare tutti i plichi alle
Corti di appello. Per l’inizio di giugno, contiamo di dare avvio
alla raccolta.
Non abbiamo pensato ad altre mosse perché confidiamo totalmente in
questa iniziativa, che darà un messaggio molto forte al governo, il
quale si ostina a non perseguire la strada del dialogo, e
dell’opinione pubblica”.
E se anche usciranno di scena ingegneri e geometri, l’obiettivo è
quello di arrivare a 300-400 mila firme.
Secondo i geologi, quindi, la riforma delle professioni secondo
il Dl Bersani e la riforma Mastella, non porta alcun sostegno
alla collettività, soprattutto quando si parla di risoluzione
dei problemi ambientali, per i quali non si può fare a meno dei
geologi.
Secondo De Paola, infatti,
“nonostante il problema clima sia
spesso confinato alle attività proprie di altre categorie
professionali, come climatologi, agronomi, ecologi ed ingegneri, il
nostro contributo è decisivo. Si possono sfruttare le temperature
basse per il riscaldamento, risparmiando così tonnellate di
petrolio. Noi ci impegnamo per risolvere i problemi della
collettività, tant’è che abbiamo contattato il ministero
dell’ambiente per dare seguito a questa iniziativa. Il governo deve
darcene e smetterla di attaccarci”.
Sul piano della professione, poi, si fa avanti l’iniziativa
dell’
aggiornamento professionale continuo.
La fase di sperimentazione si avvierà a partire dal prossimo 2008,
per tirare le somme dopo un biennio e, quindi, con il 2010. Sarà
obbligatorio, per tutti gli iscritti, il conseguimento di 25
crediti formativi l’anno e 75 complessivi nel triennio,
indipendentemente dalla prosecuzione della riforma delle
professioni.
L’
obiettivo è quello di imporre almeno
tre o quattro
giorni di formazione all’anno, facendo sempre attenzione al
limitare la spesa entro i 500 euro all’anno.
Per essere competitivi, infatti, occorre un aggiornamento continuo,
sia sul piano universitario che post universitario ed il compito di
un ordine professionale deve essere quello di occhio vigile sulla
qualità della professione.
Il primo ordine ad avviare questo sistema di sperimentazione è
l’
Ordine di Trento che ha siglato una
convenzione con
l’università per la realizzazione di un centro di formazione
permanente per i geologi.
Verranno organizzati corsi di varia natura: tra questi rientreranno
i moduli formativi per il rilascio di certificazioni e attestati di
livello nazionale ed internazionale, in attuazione delle ultime
norme deontologiche dello scorso 2006.
De Paola, a conclusione del congresso:
''Il geologo sentinella
dei cambiamenti della Terra, in prima linea per uno sviluppo
ambientale sostenibile, per il controllo delle coste, per la tutela
delle riserve idriche, per l'utilizzo della geotermia, per la
programmazione, la gestione e il controllo del territorio.
I geologi sono profondi conoscitori della terra e delle sue
evoluzioni: il loro ruolo diventa fondamentale per monitorare i
piccoli segnali di trasformazione del nostro pianeta, soprattutto
alla luce dei grandi cambiamenti climatici derivanti dal
riscaldamento globale''.
Appuntamento il prossimo 23 maggio, infine, perché insieme alle
altre categorie e con i Cup territoriali, si darà vita agli Stati
generali dei professionisti.
© Riproduzione riservata