L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento
dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Aprile 2007;
l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed
impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Aprile 2007
sul valore di 129,2 con una piccola variazione positiva
rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata dello +0,200% e quella annua
dell’1,4%. Ai fini della determinazione del trattamento
di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Aprile
2007 ed il 14 Maggio 2007, occorre rivalutare la quota
accantonata al 31 Dicembre 2006 dello 0,96729%. Per quanto
concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è
attestato all'1,050% e l'indice biennale al
2,550%.
L’Istat spiega che, nel mese di aprile 2007, per quanto
concerne l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
impiegati, gli aumenti congiunturali più significativi si
sono verificati nei capitoli Servizi ricettivi e di
ristorazione (+ 0,6 %), Prodotti alimentari e bevande
alcoliche, Trasporti, Comunicazioni edAltri beni e servizi (+
0,4 % per tutti e quattro).
Variazioni nulle si sono verificate nel capitoli Servizi
sanitari e spese per la salute e Istruzione..
Variazioni negative si sono registrate nei capitoli
Ricreazioni, spettacoli e cultura (- 0,3 %) e Abitazione,
acqua, elettricità e combustibili (- 0,1 %),
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati
nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (+ 4,7 %),
Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 2,7 %) e
Servizi ricettivi e di ristorazione e Altri beni e servizi
(+ 2,5 % per entrambi).
Variazioni tendenziali negative si sono registrate nei
capitoli Comunicazioni (- 10,3 %) e Servizi sanitari e
spese per la salute (- 0,5 %).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti
tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle
città di Palermo (+ 2,2 %).), Torino, Genova e Potenza (+ 1,8 % per
tutte e tre) e Perugia (+ 1,7 %).); quelli più moderati hanno
riguardato le città di Aosta (+ 1,0 %), Firenze (+ 1,1%) e Trieste
(+ 1,2 %).
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