Il Tavolo di concertazione sulle politiche abitative, istituito
dall'articolo 4 dalla legge n. 9 dell'8 febbraio 2007, ha
predisposto un documento datato 16 maggio che costituisce una
descrizione sintetica e per quanto possibile, esaustiva, delle
tematiche affrontate nel corso dei lavori e che individua alcune
priorità di intervento per trovare soluzioni efficaci per la
riduzione del disagio abitativo.
Il Tavolo ritiene che le questioni e i temi elencati nel documento
stesso debbano far parte - al fine di una rapida e concreta
attuazione - di uno o più provvedimenti legislativi o
regolamentari.
In relazione alle indicazioni emerse dal Tavolo di concertazione,
il Ministro delle infrastrutture, di concerto con i Ministri della
solidarietà sociale, dell'economia e delle finanze, per le
politiche giovanili e le attività sportive e delle politiche per la
famiglia, d'intesa con la Conferenza unificata, predisporrà, ai
sensi dell'articolo 2, comma 4, della citata legge 9/2007, il
programma nazionale da trasmettere alle Camere per l'espressione
del parere da parte delle competenti Commissioni parlamentari.
Il Tavolo, in considerazione che la legge 8 febbraio 2007, n. 9,
recante "Interventi per la riduzione del disagio abitativo per
particolari categorie sociali" rinvia al 15 ottobre 2007 la
sospensione delle procedure esecutive di rilascio per finita
locazione nei confronti di particolari categorie sociali disagiate,
ritiene necessario individuare azioni e misure prioritarie di
intervento che possano dare prime, seppure parziali, riposte
all'emergenza abitativa presente nel nostro Paese anche ai fini di
favorire il passaggio da casa a casa previsto dalla richiamata
legge.
Tra glli interventi da adottare, utilizzando le risorse finanziarie
che potranno essere rese disponibili ai vari livelli, sono stati
inseriti i seguenti:
- utilizzazione delle risorse rese disponibili dal comma 1154
della legge finanziaria 2007, pari a 30 milioni di euro per
ciascuno degli anni 2008 e 2009, per la realizzazione dei piani
straordinari predisposti dai comuni ai sensi dell'articolo 3 della
legge n. 9/2007 nonché per l'acquisto, il recupero e la locazione
di alloggi da destinare al sistema dell'edilizia residenziale
pubblica;
- recupero e adattamento del patrimonio di edilizia residenziale
pubblica non assegnabile perché inadeguato sul piano della
dimensione, dei servizi o degli impianti. Il recupero va effettuato
nell'arco di sei mesi facendo ricorso a meccanismi di accelerazione
anche per quanto riguarda le procedure di appalto;
- finanziamento dei programmi regionali e sperimentali
immediatamente cantierabili tra cui "20.000 alloggi in affitto" e
"Alloggi in affitto per gli anziani degli anni 2000" definanziati
con il decreto cosiddetto"taglia-spese";
- consentire l'immediato utilizzo per edilizia residenziale
pubblica sovvenzionata e agevolata di quota parte del consistente
patrimonio demaniale, soprattutto militare. La riconversione dei
beni immobili di proprietà statale dovrà essere attuata mediante
procedure speciali e accordi specifici tra Ministero della Difesa,
Agenzia del demanio ed enti locali. Gli interventi realizzati
potranno favorire anche i processi di recupero e riqualificazione
di parti significative di contesti urbani attualmente
degradati;
- aumentare la dotazione di alloggi sociali nelle Regioni del Sud
utilizzando quota dello stanziamento di 50 milioni di euro ciascuno
degli anni 2008 e 2009 per le "zone franche" di cui all' articolo
1, comma 340 della legge finanziaria 2007 e dal coinvolgimento
delle risorse private. Questi fondi sono infatti destinati dalla
legge a interventi di recupero urbano, di aree e quartieri
degradati.
Nel documento sono, poi, indicate le linee guida per la definizione
del programma nazionale con l'indicazione:
- degli obiettivi ed indirizzi di carattere generale per la
programmazione regionale;
- delle proposte per la normalizzazione del mercato
immobiliare;
- della individuazione di misure per la cooperazione
istituzionale;
- della stima delle risorse finanziarie per l'attuazione del
programma nazionale.
Vengono, per ultimo riportate le criticità con l'individuazione
delle tematiche e delle questioni in relazione al quale duranti i
lavori del Tavolo sono state registrate posizioni differenziate e
sulle quali occorrerà procedere ad ulteriori approfondimenti. E ciò
anche in relazione alla necessità di conoscere le risorse che
effettivamente potranno essere destinate al comparto dell'edilizia
residenziale che si riferiscono all'ipotesi di riduzione o
abbattimento dell'Ici sulla prima casa, alla revisione degli estimi
catastali, all'ipotesi di introduzione di un'aliquota ridotta al
20% sui redditi da locazione, all'imposta di scopo, ai depositi
cauzionali, alla dismissione del patrimonio Erp, alla
qualificazione soggetti gestori, ai disincentivi fiscali al canale
"libero", alla registrazione dei provvedimenti di convalida degli
sfratti, alla revisione dei criteri di assegnazione e di permanenza
per gli alloggi e.r.p., alle agevolazioni fiscali per enti
previdenziali privatizzati.
© Riproduzione riservata