Parola d'ordine innovazione. E’ questo il motivo cui si è ispirata
la Commissione, nello stilare le linee guida contenute le rapporto
conclusivo per le migliori tecnologie di gestione e smaltimento di
rifiuti. Il Rapporto stilato dalla Commissioni si propone come
sistema aperto al confronto con tutto il Paese per arrivare
attraverso un forum comune ad un rapporto condiviso. Nel piano si
parla anche di incentivi fiscali per l'uso di materiali facilmente
riciclabili, riusabili e compostabili. Si prende in considerazione
anche il ritorno della ''spina'' per l' erogazione di alcuni tipi
di bevande. La misura rientra nel capitolo riduzione dei rifiuti
che contiene anche la reintroduzione di vuoti a rendere in vetro,
la sostituzione degli imballaggi e l'incentivazione al compostaggio
domestico.
La consapevolezza iniziale è stata quella di dover considerare non
solo le tecnologie di smaltimento come unica soluzione al problema,
ma esaminare l’intero ciclo di vita del rifiuto che origina dalla
loro produzione da parte del sistema industriale; passa attraverso
la loro raccolta, l’eventuale separazione e/o pretrattamento, il
loro recupero o riciclaggio, e termina con lo smaltimento.
Risulta fondamentale che, prima di passare allo smaltimento del
rifiuto, è bene intervenire sugli altri stadi della filiera che, in
ordine d’importanza, possono riassumersi in:
- riduzione;
- restituzione;
- consegna differenziata e raccolta differenziata;
- pretrattamento e recupero (riciclaggio);
Il sistema perfetto, passando dai suddetti stadi eviterebbe il
problema dello smaltimento, poiché l’efficienza di questi stadi si
rifletterebbe totalmente nello smaltimento e si determinerebbe uno
stadio a “rifiuti zero”. Un sistema del genere non esiste in
pratica ma deve essere considerato come una direzione chiara e
comune verso la quale ispirare il proprio sistema di gestione
rifiuti. In particolare i primi stadi, riduzione e restituzione,
consegna differenziata e raccolta differenziata sono da
considerarsi come essenziali per una corretta gestione del sistema
rifiuti.
Il fine è quello di implementare degli impianti super intelligenti
e ultra moderni di smaltimento, non necessariamente inceneritori, e
definire delle esperienze modello passando per delle vere e proprie
politiche che favoriscano approcci di tipo integrato come:
- stituzione dell’Inventario dei Potenziali Rifiuti solidi urbani
(IPR)di cui si vieta l’uso su tutto il territorio nazionale o di
cui le regioni possono vietare l’uso per tempi indefiniti o
determinati;
- introduzione di una efficace Tassa di Smaltimento Anticipata
(TAS) per poche selezionate categorie di rifiuti (p.e. stoviglie
monouso);
- prevedere la Restituzione Obbligatoria del Rifiuto (ROR) per
selezionate categorie di rifiuto, già adottate con successo in
alcune nazioni degli Stati Uniti (p.e. Bottle Bill in Michigan, New
York, Massachussetts ) o dell’Europa (p.e. normativa elektroG Act o
Green Dot in Germania);
- incentivi fiscali per l’uso di materiali facilmente
riciclabili, riusabili e compostabili.
La commissione ritiene utile segnalare l’opportunità di effettuare
una specifica e puntuale valutazione comparativa, basata anche sui
criteri definiti nel presente rapporto, degli impianti di
smaltimento propriamente detto, che consideri la filiera completa
del rifiuto solido urbano nel suo insieme, tale valutazione
comparativa potrà essere effettuata oltre che sul piano teorico
anche con visite tecniche, comprese eventuali audizioni, presso gli
impianti ritenuti significativi.
Per ridurne il flusso destinato alle forme finali di smaltimento è
possibile agire su diverse leve quali:
- la reintroduzione di vuoti a rendere in vetro e l’imposizione
di una tassa cauzionale anche per i contenitori in altro
materiale
- la promozione di punti vendita di beni liquidi sfusi “alla
spina”
- sostituzione degli imballaggi a perdere in soluzioni
applicative già disponibili
- incentivazione al compostaggio domestico
- ottimizzazione del sistema di raccolta
- misure gestionali: sistemi che rendano conveniente o quantomeno
rendano meno conveniente il non fare la raccolta differenziata
Per quanto riguarda i sistemi di smaltimento finale, sono stati
esaminati una serie di impianti diffusi in Europa e classificati in
impianti di:
1. pretrattamento e Sequestrazione;
2. pirolisi e gassificazione pirolitica;
3. incenerimento e gassificazione ossidativi.
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