''Stiamo sbloccando ricchezza congelata e la rimettiamo in
circolo'': questa la filosofia, illustrata oggi dal viceministro
all’Economia, Vincenzo Visco, dietro all'operazione “Valore
Paese” che, gestita dal Demanio,consentirà di restituire a
molte città italiane i beni della Difesa (caserme, aree verdi,
ecc.) ormai dismessi. Occasione per fare il punto dell’operazione è
stata la firma di tre protocolli di intesa con le amministrazioni
di Ferrara, Brescia e Fano e la presentazione di un nuovo strumento
finanziario che Cassa Depositi e Prestiti metterà a disposizione
delle amministrazioni per intervenire nella riqualificazione dei
beni. Si tratta in particolare di prestiti a scadenza più lunga (50
anni) rispetto a quelli attualmente concessi dalla Cassa.
''Dopo anni in cui il patrimonio è stato spesso svenduto a prezzi
di saldo - ha commentato Visco - questa è una grande operazione, in
una logica totalmente diversa, che cambierà la faccia delle nostre
città con investimenti privati che possono valere molto anche in
termini di Pil''. Un’operazione, questa, che ''si può fare senza
utilizzare risorse pubbliche se non gli stessi immobili di cui il
Demanio manterrà la proprietà e poi ci saranno concessioni a lungo
termine''. Elisabetta Spitz, direttore dell’Agenzia del Demanio, ha
invece commentato le nuove opportunità offerte da Cdp: ''In questo
modo si favorisce la collaborazione con i Comuni per la
valorizzazione dei beni. E con la disponibilità di Cdp si crea una
leva finanziaria che incoraggerà gli investimenti''.
I beni immobili della Difesa non più necessari per usi militari -
spiegano dal Demanio - hanno un valore complessivo di quattro
miliardi e saranno trasferiti dal Ministero della Difesa
all’Agenzia del Demanio in quattro tranche. L’operazione si
concluderà entro il luglio del 2008. Il primo elenco d’immobili,
per un valore di un miliardo, sarà trasferito entro il 30 giugno di
quest’anno. Si tratta di 201 beni, tra caserme e arsenali,
dislocati dal nord al sud della Penisola e spesso situati nel
centro dei principali comuni italiani.
L’Agenzia del Demanio, in collaborazione con gli enti locali,
curerà la progettazione degli interventi di valorizzazione,
attraverso accordi e protocolli d’intesa. Lo scopo è quello di
trovare soluzioni d’utilizzo e nuove destinazioni d’uso in linea
con i fabbisogni dell’ambiente urbano in cui i beni immobili
insistono. Per attirare investitori interessati all'operazione e
permettere allo Stato di valorizzare al massimo le sue proprietà, è
stata inoltre introdotta la cosiddetta concessione di
valorizzazione per cui un bene può essere dato in affitto fino a 50
anni.
Fonte: www.demaniore.com
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