19/05/2017
Con l’approvazione definitiva del Jobs Act dei Lavoratori Autonomi (leggi articolo) in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, i liberi professionisti potranno dedurre integralmente, ai fini del calcolo del reddito, le spese di aggiornamento professionale, di viaggio e soggiorno, limitatamente a un tetto massimo di 10 mila euro all’anno. La norma è contenuta all’articolo 9 del Jobs Act, sotto la voce “Deducibilità delle spese di formazione e accesso alla formazione permanente”.
A beneficiarne anche i liberi professionisti, iscritti agli albi professionali dei vari Ordini, impegnati per i crediti formativi professionali obbligatori, come stabilito dalla “Riforma degli ordinamenti professionali” con Dpr n.137/2012.
Fino al 2016 il tetto massimo deducibile era limitato al 50% per le “spese di partecipazione a convegni, congressi e simili o a corsi di aggiornamento professionale, incluse quelle di viaggio e di soggiorno”. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate aveva precisato che “detta disposizione, non operando alcuna distinzione circa la natura del corso, era applicabile anche alle spese sostenute per la partecipazione alla formazione continua obbligatoria degli iscritti in albi professionali”.
Chi segue corsi di aggiornamento professionali con credito o senza crediti, nell’importo dei 10 mila euro deducibili, dal 2017 potrà fare rientrare anche le spese di “viaggio e soggiorno” sostenute. Aggiornata anche la terminologico della disposizione. Alla voce “spese di partecipazione a convegni, congressi e simili o a corsi di aggiornamento professionale”, è aggiunto anche il riferimento alle spese di iscrizione, a master, e corsi di formazione.
Mentre attendiamo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del provvedimento, segnaliamo le novità principali per gli autonomi:
In allegato il ddl approvato ed il dpr n. 137/2012.
A cura di Salvo Sbacchis