La circolare della Presidenza del consiglio dei ministri 20 gennaio
2006 chiarisce i Criteri e procedure per l'utilizzazione della
quota dell'otto per mille dell'IRPEF devoluta alla diretta gestione
statale.
Le voci d’interesse maggiore sono soprattutto gli interventi dovuti
a calamità naturali e alla conservazione dei beni culturali. La
circolare intende interventi per calamità naturale quelle opere la
cui mancata realizzazione comporta la nascita o il permanere di un
rischio per la pubblica incolumità o per la preservazione di un
bene di pubblica utilità quali infrastrutture viarie, di rete,
impianti di distribuzione, ecc.
Per quanto riguarda la conservazione dei beni culturali, la cui
definizione è rinvenibile all'art. 10 del d.lgs. n. 42/2004, gli
interventi sono rivolti al restauro, alla valorizzazione, alla
fruibilità da parte del pubblico di beni immobili o mobili, anche
immateriali, che presentano un particolare interesse
architettonico, artistico, storico, archeologico, etnografico,
scientifico, bibliografico ed archivistico.
La circolare esplica i possibili interventi che possono essere
ammessi a destinazione di risorse, purché si verificata
preventivamente l'interesse culturale del bene oggetto
dell'intervento.
Specificatamente agli interventi di restauro la circolare esclude
relativamente ai beni architettonici, gli interventi di
ristrutturazione che comportino una modifica dell'impianto
distributivo, l'esteso rifacimento degli elementi strutturali o il
rinnovo generalizzato delle superfici.
Sono inoltre esclusi gli interventi di demolizione, di nuova
costruzione o di ricostruzione anche parziale.
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