LE REALIZZAZIONI NON DECOLLANO

05/07/2007

A sei anni dalla Legge Obiettivo, le grandi opere non decollano: solo il 9,6% di quanto programmato, infatti, è stato realizzato.
E’ questa l’analisi della Corte dei Conti e proprio questo dato (9,6%) è molto benevolo nelle sue considerazioni degli interventi realizzati. Benevolo per diversi fattori.
L’analisi della Corte dei Conti si concentra solo sulle opere ammesse a finanziamento statale e vi sono buchi informatici nella gestione da parte del Ministero delle Infrastrutture.
Già nel 2005, poi, la stessa Corte dei Conti aveva sottolineato i ritardi nell’attuazione delle formule di project finance che, invece, avrebbero dovuto alimentare la realizzazione delle infrastrutture.

Le opere passate al setaccio sono diverse: il Mose di Venezia, il Passante di Mestre, la linea C della metropolitana di Roma, per citarne alcune tra le più importanti.
Il rapporto tra il costo degli interventi e l’importo degli stati di avanzamento lavori coincide con l’analisi iniziale: anche qui la percentuale si aggira a poco meno del 10% di quanto avrebbe dovuto essere fatto.
Guardando ai numeri, poi, per quanto concerne lo stato delle opere con finanziamento statale, il costo delle stesse dovrebbe aggirasi intorno a 30 milioni di euro, dei quali soltanto duemilioni rappresenta l’importo degli stati di avanzamento emessi. Gli interventi totali sono 54, dei quali 25 aggiudicati e consegnati e soltanto 14 in avanzamento lavori.
Non solo: anche queste 14 opere viaggiano al rilento.
La domanda è lecita: dove sta il buco nella procedura?

A cura di Paola Bivona


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