Il parlamento affretta i lavori e porta avanti l’iter delle riforma
sulle professioni, per far sì che il testo veda la luce entro il
prossimo 16 luglio, prima che la riforma dell’ordinamento
giudiziario arrivi alla camera.
Conto alla rovescia, quindi, per la produzione del testo: già da
ieri, infatti, è stato costituito un comitato ristretto tra le
commissioni giustizia e attività produttive, proprio per portare
avanti il lavoro.
Positivo il giudizio di Pierluigi Mantini lo scorso venerdì: “Le
audizioni sono finite e martedì le due commissioni si riuniranno in
un comitato ristretto. Bisogna completare il testo base prima del
ciclone della riforma dell’ordinamento giudiziario. Quindi
presenteremo una prima versione protesa a incardinare gli
emendamenti entro l’estate. Intanto ieri si è tenuto un vertice
dell’Ulivo delle due commissioni. E abbiamo raggiunto una totale
intesa sulla relazione presentata da me e da Chicchi sulla riforma
delle professioni. Quindi, sul testo c’è anche il via libera
dell’Ulivo.
Mario Cassano, commentando la riforma in corso, ha dichiarato, poi,
che “bisogna fare chiarezza sul ruolo degli ordini, altrimenti sono
destinati a scomparire. La loro funzione unica deve essere quella
di controllare i requisiti professionali dei professionisti. E
basta. Se si continua ad affidare nuovi compiti agli ordini, come
quello di fare formazione, si finisce per snaturare la loro
funzione nella società”.
Ania, Associazione nazionale imprese assicuratrici, che ha
partecipato lo scorso 8 luglio alle audizioni, attraverso un testo
diffuso pubblicamente, ha fatto sapere che “lo strumento
dell’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile va
usato con grande attenzione e misura e con le opportune
differenziazioni secondo le fattispecie interessate”.
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