Boccata di ossigeno, grazie a sette bandi della Consip, per il
mercato pubblico dei servizi di ingegneria e architettura. Nel mese
di giugno, secondo l'Osservatorio OICE-Informatel, le gare indette
sono state 527 (57 sopra soglia) per un importo complessivo di
112,3 milioni di euro (92,2 sopra soglia).
Rispetto al mese precedente si registrano incrementi del 44% nel
numero (+235,3 sopra soglia) e del 155,8% in valore (+261,4% sopra
soglia). Rispetto a giugno 2006 c'è una diminuzione nel numero del
31,6% e un aumento del 58,1% in valore.
La buona performance di giugno è da accreditare al buon andamento
delle gare sopra soglia, dovuto in gran parte a sette bandi Consip
(cinque per il servizio di gestione integrata della sicurezza sui
luoghi di lavoro negli immobili in uso alle amministrazioni
pubbliche e due per consulenza a supporto del programma di
razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi per la P.A.) per
un totale di 62,1 milioni di euro, pari al 67,4% del valore
complessivo delle gare sopra soglia nel mese. Per effetto di tale
apporto il valore medio dei bandi di gara di giugno risulta pari a
213.147 euro (+77,6% rispetto al mese precedente e +131,3% nei
confronti di giugno 2006).
Il risultato positivo di giugno non consente però di recuperare il
deficit accumulato dalla domanda dall'inizio dell'anno. Nel primo
semestre risultano indette 2.947 gare per complessivi 336 milioni
di euro. Decisamente negativo il confronto con gennaio-giugno 2006:
-36,41% nel numero dei bandi (-15,1% sopra soglia e -37,6% sotto
soglia) e -32,7% in valore (-40,1%, sopra soglia e -13,1% sotto
soglia); negativo, in generale, il confronto con il primo semestre
di ciascun anno del quinquennio 2002-2006.
"L'andamento del mese di giugno - ha dichiarato Nicola Greco,
presidente OICE - se si considera straordinario l'apporto dei
bandi Consip, mostra che il mercato della progettazione si sta
ancora contraendo. E' sempre più urgente cambiare alcuni aspetti
del quadro normativo vigente. Alle commissioni parlamentari
competenti alla Camera e al Senato ci siamo presentati insieme con
gli ordini professionali degli ingegneri e architetti e le
cooperative di progettazione, data l'importanza della posta in
gioco in tema di Codice dei contratti pubblici. Oltre alle
richieste sull'appalto integrato, mirate a dare maggior peso alla
qualità del progetto e al ruolo del progettista, abbiamo
evidenziato la necessità di spostare l'attenzione della Pubblica
Amministrazione dalla fase di progettazione alle fasi di
programmazione e controllo, e di riformulare in tal senso
l'incentivo del 2% a favore degli enti pubblici. Abbiamo poi
chiesto - ha concluso Greco - un urgente intervento del
Ministero delle infrastrutture sul problema delle offerte anomale
nelle gare di progettazione, da risolvere con l'emanazione di una
circolare che aiuti le amministrazioni a verificare correttamente
le proposte economiche dei progettisti".
Tornando ai dati dell'Osservatorio, l'analisi territoriale dei
bandi posti in gara nei primi sei mesi consente di verificare che
la tendenza recessiva registrata a livello nazionale condiziona,
anche se con diversa intensità, tutte le grandi aree geografiche
del Paese: nell'Italia Centrale (-23,9% il numero dei bandi e
-46,7% il valore messo in gara), nell'Italia Insulare (-42,7% in
numero e -31,9% in valore), nell'Italia Nord Orientale (-45,3% in
numero e -26,1% in valore) e nell'Italia Meridionale, ove l'importo
dei bandi risulta diminuire del 25,5% in valore a fronte di una
riduzione numerica del 33,4%; soltanto nell'Italia Nord
Occidentale, a fronte di una contrazione del 37,9% del numero delle
gare, si rileva un modesto incremento del valore (+2,8%) che
sottintende una sostanziale stazionarietà in termini reali per
effetto della dinamica inflativa settoriale. Contrariamente a
quanto osservato in Italia, ove il numero delle gare pubblicate
sulla gazzetta comunitaria diminuisce del 15,1%, passando da 252
nei primi sei mesi del 2006 a 214 nello stesso periodo dell'anno in
corso, nell'insieme delle altre nazioni partner nell'Unione Europea
il mercato cresce dell'8,9% (6.610 bandi nel gennaio-giugno 2006 e
7.195 bandi nel primo semestre di quest'anno). L'incidenza del
nostro Paese sul mercato pubblico europeo continua ad essere
modesta: 3,3% nell'intero 2006 e 2,9% nei primi sei mesi del 2007,
risultando di gran lunga inferiore alle quote detenute dalle
nazioni di paragonabile rilevanza economica (Francia 37,8%, Spagna
14,0%, Germania 7,3%, Gran Bretagna 7,0%) e di tre nazioni
recentemente entrate a far parte dell'Unione (Polonia 4,9%,
Lituania 3,2% e Romania 3,1%). Dimezzata in Italia anche la domanda
indiretta, che si esprime cioè attraverso le gare di progettazione
e costruzione. Nei primi sei mesi dell'anno sono state bandite 579
gare di "appalti misti" per un importo accertato di 3.573 milioni
di euro: rispetto al 2006, a fronte di un incremento del 9,9% del
numero, si registra una flessione del valore pari al 52,3%.
Fonte: www.oice.it
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