Il Consiglio Nazionale Forense vaglia il nuovo regolamento: è
l’ultima occasione utile prima delle elezioni del 27 luglio p.v. e
non a caso la sua entrata in vigore è stata posticipata al 1°
novembre 2007.
Pierluigi Tiralem vicepresidente del Consiglio Nazionale Forense,
spiega che “all’entrata in vigore seguirà una fase sperimentale” al
fine di porre fine “a equivoci ed incertezze interpretative su una
materia di grande interesse per tutti i colleghi.
Nel dettaglio, poi, il regolamento prevede la possibilità di
accreditamento per gli ordini professionali, la formazione
congiunta tra Coa e associazioni, i crediti formativi semplificati
e la formazione specialistica ad hoc.
Per quanto concerne il ruolo degli ordini e delle associazioni, sia
nella fase di accreditamento degli enti che in quella della
formazione, dopo il no dell’authority antitrust, si è fatto
chiarezza sulla non esclusività del Consiglio Nazionale, se non per
eventi specifici quali la formazione internazionale e nazionale a
eventi reiterati sul territorio nazionale. Le associazioni, poi,
potranno stipulare con i Coa degli appositi accordi per favorire
l’accreditamento di programmi di formazione a lungo termine.
Le attività formative verranno svolte in tandem tra coa e
associazioni, rendendo centrale proprio il ruolo dei primi, per
dare ampia autonomia ai secondi, attraverso appositi protocolli di
intesa che consentiranno margini di movimento in autonomia.
I crediti formativi subiscono una grande semplificazione: secondo
l’ultima versione del regolamento, infatti, sarà attribuito ai
legali un credito formativo per ogni ora di frequenza ad un corso o
ad un evento, in modo da semplificare il conteggio complessivo che,
prima era nella misura di tre crediti ogni mezza giornata di
frequenza. Il numero complessivo dei crediti resterà invariato (90
crediti), ma il conseguimento degli stessi potrà avvenire in
maniera graduale nell’arco di un triennio. Su questo punto, però,
la discussione è ancora aperta ed accesa, sempre con il punto
comune che entro il prossimo 2010 si dovrà entrare a regime,
qualunque sia la soluzione adottata.
Il regolamento, infine, prevede una sezione dedicata alla
formazione specialistica ad hoc, per la quale associazioni, camere
penali e tributaristi, potranno avere un ruolo attivo
nell’organizzazione di corsi specifici.
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