Come promesso, pubblichiamo lo schema del Regolamento di attuazione
ed esecuzione del codice dei contratti pubblici relativi a lavori,
servizi e forniture (D.Lgs. n. 163/2006) nel tetso approvato dal
Consiglio dei Ministri di venerdì scorso e, quindi, con le
modifiche proposte dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Oltre al testo che, così come abbiamo avuto modo di precisare nelle
news precedenti, è composto da 363 pubblichiamo anche l’indice del
provvedimento ed i 15 allegati.
Con l’occasione pubblichiamo anche un Comunicato stampa del
Ministero delle Infrastrutture in cui vendono descritti i nuovi
istituti regolamentati.
Comunicato stampa del Ministero
Tra i nuovi istituti che entrano nel mercato delle opere pubbliche
in Italia il “dialogo competitivo”, una procedura utilizzabile
nelle opere particolarmente complesse, che consente alla stazione
appaltante di acquisire il “know how” di imprese specializzate con
un confronto articolato e trasparente, che si conclude con la
definizione della migliore soluzione da porre a base di gara. Il
Regolamento prevede che vinca la gara l’impresa che produce il
miglior progetto preliminare . Essa fornirà i successivi livelli
progettuali e provvederà all’esecuzione dell’opera.
Il regolamento disciplina inoltre le modalità di svolgimento
dell’asta elettronica, con una serie di norme, che consentono di
evitare la gara statica (con una sola offerta da parte di ogni
operatore) e aprono il campo ad una gara dinamica, con un
meccanismo di continui rilanci che dovrebbe favorire grandi
risparmi per le amministrazioni. Il regolamento introduce una
tecnica innovativa che consente di vivacizzare costantemente la
gara evitando che gli operatori economici propongano i rilanci
concentrandosi tutti a ridosso della scadenza del termine
ultimo.
Il Regolamento introduce poi maggiori controlli sul sistema di
qualificazione e maggiore solidità richiesta alle società chiamate
ad accreditare le imprese che vogliono partecipare agli appalti
pubblici. È contemplato poi l’obbligo di validazione dei prezzi a
base di gara, da sottoporre ad aggiornamento obbligatorio, per
evitare aggiudicazioni a prezzi impossibili e conseguente
contenzioso.
Tra i punti più significativi del nuovo regolamento, va ricordata
anche una definizione più analitica dei livelli di progettazione e
la regolamentazione della verifica del progetto da parte di
strutture interne o esterne alla stazione appaltante ma, comunque,
accreditate. La verifica accerta la completezza della
progettazione, l’appaltabilità della soluzione progettuale
prescelta, la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti
e di contenzioso. Considerando il primato comunitario dell’Italia
relativo al contenzioso, spesso relativo a problemi progettuali, si
tratta di norme che potrebbero inaugurare un circolo virtuoso: più
qualità progettuale, più opere di qualità, meno contenzioso.
Sono state introdotte inoltre alcune misure in adesione alle
richieste avanzate dalle associazioni di categoria delle piccole e
medie imprese, volte a consentire una crescita imprenditoriale più
graduale. Inoltre è stato ridimensionato il requisito della cifra
d’affari in lavori, troppo dipendente dalle oscillazioni del
mercato, per valorizzare anche altri requisiti di affidabilità come
il patrimonio netto, il personale, le attrezzature. Misure che
daranno respiro soprattutto alle imprese più affidabili, altrimenti
in balia della rincorsa a ribassi impossibili. Maggiore
flessibilità anche per i requisiti di qualificazione dei
progettisti, che tra l’altro potranno utilizzare anche i servizi di
ingegneria svolti per privati, certificati dai competenti ordini
professionali. Agevolazioni anche per i consorzi, che usufruiranno
di agevolazioni tariffarie per la qualificazione.
Per quanto riguarda le categorie di opere generali e speciali, tra
le innovazioni più significative una è legata particolarmente alle
preoccupazioni “ambientali”: per promuovere la divulgazione e la
diffusione delle tecnologie non invasive che consentono di operare
nel sottosuolo senza alcuna, o con una ridotta, operazione di scavo
in trincea è stata predisposta l’istituzione di una nuova categoria
specialistica che concerne gli interventi a basso impatto
ambientale.
Il regolamento disciplina anche il “performance bond”, la garanzia
globale di esecuzione, obbligatoria per le opere di maggiore
importo. La garanzia globale, secondo la terminologia usata dal
legislatore, è un sistema inteso ad associare alla semplice
garanzia fìdejussoria di buon adempimento una più vasta “garanzia
di fare”. E’ un sistema non presente finora in l'Italia, ma di uso
frequente negli Stati Uniti ed in altri Stati, che dovrebbe
favorire una essenziale funzione di selezione qualitativa delle
imprese, ai fini dell'accesso alle gare. La garanzia globale
dovrebbe consentire di conseguire, in caso di inadempienza grave
delle imprese esecutrici, non già il semplice risarcimento
monetario, ma la stessa realizzazione sollecita dell'opera
attraverso “sostituti” precedentemente individuati ed in possesso
dei requisiti.
Per servizi e forniture, il regolamento segue l’orientamento
generale del Codice volto a garantire i maggiori vincoli che
caratterizzano tradizionalmente la normativa sui lavori, nel
rispetto delle differenze di questi settori. Tra le maggiori novità
l’introduzione della finanza di progetto in adattamento della
disciplina per i lavori, che consentirà agli operatori privati di
proporre all’amministrazione progetti per servizi in grado di
autofinanziarsi, di interesse pubblico ma a costo zero per
l’amministrazione.
Il Ministro delle Infrastrutture, On. Antonio Di Pietro, ha
sintetizzato così il risultato del Regolamento: “Più trasparenza e
maggiori controlli per la qualificazione alle gare. Ampio utilizzo
delle tecnologie informatiche. Possibilità di partecipare a tutta
la procedura di affidamento comodamente seduti davanti al computer.
Progetti più dettagliati e sempre “verificati” per evitare il
contenzioso tra stazioni appaltanti e costruttori che paralizza i
cantieri e vede l’Italia detentrice di un triste primato
comunitario”.
“Si tratta – ha aggiunto il Ministro – di un testo dal valore
storico, il primo dai tempi dell’Unità d’Italia che contiene tutte
le disposizioni regolamentari relative a lavori, forniture e
servizi. La struttura del testo, elaborato a costo zero da una
commissione interna al Ministero delle Infrastrutture, segue
l’evoluzione temporale della prestazione e distingue tra lavori,
servizi e forniture ed è articolata in modo da consentire agli
operatori una consultazione fluida”.
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