Una società che è partecipata da enti pubblici deve essere tutelata
nella piena conoscibilità di una proposta presentata in project
financing, per non alterare la concorrenza. E’ quanto stabilito
dall’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici con delibera
n. 222/2007. Il caso in esame riguarda il project financing per il
grande raccordo anulare di Padova presentato dalla G.r.a. di
Padova, società partecipata da enti pubblici. L’importo
dell’investimento ammonta a 322 milioni di euro; il problema era
stato posto dalla Ati società italiana per condotte d’acqua
Astaldi, che contestava la legittimità della procedura avviata
dalla regione Veneto, in relazione al difetto informativo di
pubblicizzazione della proposta: eventuali concorrenti interessati
a presentare proposte si sarebbero ritrovati in un evidente
squilibrio.
La delibera ritiene illegittimo l’operato della regione per il
fatto che la società “ha potuto usufruire del lusso delle
informazioni e conoscenze proprie degli enti territoriali che, al
contempo, ne detenevano il capitale azionario ed espletavano
funzioni di governo e gestione dello stesso territorio interessato
dalla realizzazione dell’intervento di che trattasi”.
Secodo l’Autorità questo elemento risulta essenziale “sotto il
profilo del rispetto della simmetria informativa nei confronti di
eventuali soggetti provati interessati alla presentazione di
proposte alternative. (...) E’ indispensabile non alterare il
confronto paritario tra soggetti economici secondo le regole di
mercato.”
La palla passa, quindi, all’amministrazione regionale che dovrà
risolvere la questione sanando i vizi riscontrati dall’Autorità
che, inoltre, riscontra che la partecipazione del capitale pubblico
ridimensiona il profilo dell’assunzione del rischio di gestione
dell’opera.
a cura di Paola Bivona
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