Dopo la crescita “alle stelle” dei prezzi degli immobili e degli
affitti il mercato immobiliare sembra registrare una “temporanea”
inversione. Lo conferma, sulla scia delle previsioni su una frenata
del caro-mattone per il secondo semestre dell'anno, l'Agenzia
ricerche economiche sociali (Ares), che ha effettuato un'indagine
sul campo, calcolando le variazioni di prezzi e di canoni d'affitto
tra giugno 2006 e giugno 2007.
Dall'indagine, che prende come parametro un'abitazione tipo di 90
metri quadri situata in una zona intermedia di tre città ad alta
tensione abitativa (Roma, Milano e Napoli), emerge che i prezzi
delle abitazioni sono calati in un anno con percentuali che variano
dal 10-12% a Roma al 6-9% a Napoli. Anche i canoni di affitto si
sono ridotti nell'arco di un anno, con una differenza che va dai
200 euro in meno a Roma ai 100 euro in meno a Napoli.
L'analisi, condotta attraverso una serie di intervista ad operatori
del settore, evidenzia anche che, per le tre città prese in
considerazione, si sarebbero verificate sostanziali riduzioni anche
nelle realtà abitative periferiche (con cali dal 5 all'8%).
“Immutati” restano invece i prezzi e i canoni degli stabili in
vendita o in affitto nei centri storici, per i quali “la domanda -
precisa l'Ares - proveniente soprattutto da ceti privilegiati, è
meno elastica”.
L'inversione di rotta del mercato immobiliare, secondo l'Ares, “può
costituire un primo passo per far comprendere agli amministratori
pubblici l'importanza e la necessità di intervenire decisamente
sulla politica della casa, senza più lasciare libero sfogo al
mercato selvaggio”.
Fonte: www.demaniore.com
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